Roma, il Metromare sta diventando un incubo per i passeggeri e turisti: tanti i disagi ed i disservizi, urgono provvedimenti

Ti è mai capitato di salire su un treno rovente, in piena estate, con l’aria ferma e la sensazione che il tempo non passi mai? Ecco, è più o meno questa l’esperienza quotidiana per chi prende la Metromare, la linea che collega Roma con il litorale.
Un tempo conosciuta come Roma-Lido, oggi è diventata sinonimo di disagi: guasti continui, corse cancellate, carrozze senza aria condizionata. E mentre fuori le temperature superano i 35 gradi, dentro i treni la situazione si fa sempre più insostenibile.
Lo scorso 27 giugno, Cotral ha ammesso che i convogli CAF sono afflitti da “criticità agli impianti di climatizzazione”, specialmente nelle ore di punta. In pratica: niente aria condizionata. E non si tratta di un episodio isolato. Il X Municipio ha deciso di rompere il silenzio, accusando apertamente Cotral e la Regione Lazio per una gestione che definisce “disumana”. La risposta?
A partire dal 1° luglio, Cotral affiderà la manutenzione degli impianti di climatizzazione a un nuovo operatore privato, togliendo il compito ad Atac. Si parla di un intervento straordinario che dovrebbe durare un mese. Ma nel frattempo, chi viaggia ogni giorno su quei treni deve arrangiarsi.
Metromare, disagi continui: e i bus sostitutivi sono l’unica salvezza
Per tamponare l’emergenza, sono stati messi in campo dei bus sostitutivi: sei navette in partenza da Porta San Paolo e quattro da Cristoforo Colombo, gestite da un operatore privato. In teoria, dovrebbero entrare in servizio solo in caso di guasto, ma è ormai la norma vederle in azione quasi ogni giorno.
A peggiorare la situazione, nelle ultime ore si sono aggiunti anche episodi assurdi: un treno guasto alle 10:30, un ramo caduto sulla linea aerea che ha bloccato l’intero servizio. E i pendolari? Spesso costretti ad aspettare per ore, sotto il sole, senza sapere se e quando arriverà il prossimo treno funzionante.

Al momento, i treni effettivamente in funzione sono solo cinque. E questo mentre la linea viene utilizzata non solo dai lavoratori, ma anche dai tanti turisti diretti al mare. Risultato? Vagoni sovraffollati, caldo soffocante, corse cancellate all’ultimo minuto.
Un quadro che, oltre a scoraggiare l’uso dei mezzi pubblici, crea anche un danno serio alla mobilità turistica del litorale romano. “Una situazione disastrosa” – ha dichiarato Leonardo Di Matteo, presidente della Commissione Mobilità del X Municipio – “che mette a rischio la salute e la sicurezza dei cittadini”.
Ora, la domanda sorge spontanea: quanto ancora dovranno resistere i viaggiatori prima di vedere un vero cambiamento? Il 4 luglio è prevista una commissione straordinaria con Cotral e l’assessorato regionale alla Mobilità, un incontro definito necessario per chiedere spiegazioni a chi finora ha risposto con il silenzio. Ma basterà una convocazione in più per rimettere sui binari una linea ormai al collasso?
Forse è il momento di cambiare approccio. Ascoltare davvero chi vive ogni giorno questi disservizi, dare risposte concrete e tempestive. Perché viaggiare in treno non dovrebbe mai essere un atto di coraggio. E forse, proprio da queste giornate roventi, può nascere una spinta collettiva per pretendere – e ottenere – un trasporto pubblico degno di una capitale europea.