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Affitto breve o lungo? La scelta che (non) ti aspetti nel cuore del Giubileo

Gli affitti sono una questione da non sottovalutare a Roma: con il Giubileo del 2025 ecco la differenza tra affitti brevi e quelli lungo

Casa
Affitto breve o lungo? La scelta che (non) ti aspetti nel cuore del Giubileo – lecodellitorale

Vale davvero la pena trasformare un appartamento in un B&B? A Roma, in pieno fermento per l’arrivo del Giubileo 2025, molti proprietari si sono fatti la stessa domanda. Con l’aria frizzante del turismo che prometteva cifre da capogiro, non pochi hanno deciso di buttarsi nel mondo degli affitti brevi, immaginando guadagni facili e continui.

Ma i numeri cominciano a raccontare una storia molto diversa. Secondo l’ufficio studi di “SoloAffitti”, chi ha puntato sull’extralberghiero sta scoprendo che la realtà, fatta di burocrazia, costi nascosti e nuove regole, è più complicata del previsto. E soprattutto, non sempre più redditizia.

Prendiamo Roma, per esempio. Il prezzo medio richiesto per notte è di 140 euro. In teoria, questo significherebbe un guadagno annuo potenziale di oltre 35mila euro. Ma tra spese di gestione, pulizie, cambio biancheria, tasse, adempimenti normativi (come il Codice Identificativo Nazionale e il divieto di check-in da remoto), ciò che resta effettivamente in tasca è spesso meno del previsto.

A conti fatti, la redditività netta media è del 3,3%. Sì, meno di quella che si può ottenere da un classico affitto 3+2: 3,8% netto, a fronte di un canone stabile e molti meno grattacapi. Lo stesso trend si osserva anche a Milano, Napoli e Firenze. E il dato forse più interessante?

Affitti brevi o lunghi, cosa sta accadendo a Roma

Il 38,5% dei proprietari che ha abbandonato gli affitti brevi lo ha fatto proprio perché guadagnava meno del previsto. Il Giubileo, insomma, non ha moltiplicato i guadagni come molti pensavano. Il vero nodo, allora, non è tanto capire quale formula renda di più, ma piuttosto quale sia la più sostenibile nel tempo.

Casa in affitto
Affitti brevi o lunghi, cosa sta accadendo a Roma – lecodellitorale

Con un contratto a lungo termine 3+2, un appartamento a Roma affittato a 1.200 euro al mese genera un’entrata annua di 14.400 euro, con 11.552 euro netti, contro i 9.870 netti dell’affitto breve. Certo, la somma lorda del B&B è più alta, ma lo sono anche le rogne. “La domanda giusta non è se conviene di più l’affitto breve o quello lungo – spiega Silvia Spronelli, presidente di SoloAffitti – ma qual è la scelta più adatta al proprio profilo.

I proprietari oggi hanno bisogno di dati, consulenze e strumenti concreti per orientarsi in un mercato molto più articolato di quanto sembri”. E forse proprio qui si apre una riflessione più ampia: la casa non è solo una rendita, ma un progetto che va gestito con visione. Siamo davvero sicuri di voler trasformare il nostro appartamento in un mini hotel?

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