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Roma Montesacro, Via Val Savaranche quella triste sequenza di serrande abbassate

Via Val Savaranche è una strada di Roma nel quartiere Montesacro abbastanza breve, parallela a Via Prati Fiscali, caratterizzata da una fila ininterrotta di negozi, adesso sono quasi tutti chiusi, con appesi cartelli di affitti o vendite. In precedenza le cose andavano diversamente. Pur nella sua brevità, Via Val Savaranche aveva una varietà di esercizi commerciali che la rendevano molto concorrenziale alla vicina Via Conca d’Oro.

Di recente racchiudeva un nucleo compatto di attività commerciali che apparivano fiorenti: parrucchieri, bar, ristoranti, gommista, un fornitissimo centro di elettronica; insomma una strada commerciale molto ben avviata. Poi la crisi. Non è mai stato un mistero che ci fosse la recessione e i negozi pian piano entrassero in una sofferenza strutturale che ha colpito all’inizio le attività meno necessarie per la vita delle persone poi, lentamente, qualsiasi punto vendita è entrato in crisi.

La pandemia ha senza dubbio aggravato alcune situazioni più delicate di negozianti che già stavano sull’orlo del fallimento, risultando per loro decisiva la cessazione di molte attività. Nel post Covid, nonostante la situazione sembrava essersi ripresa, sono subentrati altri problemi: l’aumento esponenziale del costo delle attività commerciali, dovuta al protrarsi del post-pandemia ha portato ad un aumento del costo della vita. I prezzi sono rincarati, portando il consumatore a comprare solo lo stretto necessario. Tutto è diventato una catena di montaggio rocambolesca per cercare di salvarsi. Un tasto dolente sono, naturalmente, anche gli affitti dei locali, sempre più spesso aumentati che hanno cosi costretto molte attività alla chiusura. È quello che accade oggi in Via Val Savaranche, oggi desolatamente vuota e caratterizzata da una sequenza di serrande tristemente abbassate. Gli abitanti del quartiere riferiscono che il motivo cardine è stato l’aumento degli affitti al rinnovo del contratto. I negozianti, già in grande difficoltà con la chiusura delle attività durante il lockdown, non hanno potuto recuperare nei due anni successivi e la maggiorazione degli affitti ha determinato, purtroppo la chiusura.

Ora questa strada è usata tristemente solo per il passaggio delle macchine, dei passanti e come parcheggio delle auto in sosta in doppia fila.

E’ valsa la pena lasciare i locali vuoti obbligando tante attività alla chiusura  per cercare di aumentare l’affitto?

Lavinia Prisco Rodriguez

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