Roma spiazzata e spezzata: ancora disagi dovuti alla Metro, ferma la linea B per un problema, ecco cos’è accaduto

Che Roma non sia una città facile per chi si muove coi mezzi pubblici non è una novità, ma certe giornate riescono ancora a sorprendere. Sabato 14 giugno, nel pieno di un caldo weekend estivo, chi si trovava a viaggiare sulla metro B e B1 ha dovuto fare i conti con uno stop lungo e inaspettato: da poco dopo le 13 fino alle 18, una parte fondamentale della linea è rimasta completamente fuori uso.
All’origine del caos, come spiegato da Atac, c’è stato l’azionamento – volontario o meno – di un pulsante di emergenza lungo la tratta. Un gesto che ha avuto conseguenze pesantissime: prima rallentamenti, poi l’interruzione totale del servizio tra San Paolo e Monti Tiburtini e tra Bologna e Ionio.
“Si tratta di un’operazione complessa – ha comunicato l’azienda nel primo pomeriggio – che può richiedere alcune ore per essere risolta”. E così è stato: solo dopo cinque ore la situazione è rientrata, lasciando dietro di sé una lunga scia di disagi e polemiche.
Bus sostitutivi, code e itinerari alternativi: cosa è successo davvero
Nel frattempo, come accade ormai a ogni interruzione di linea, sono entrate in funzione le navette sostitutive. Una soluzione d’emergenza, certo, ma che difficilmente riesce a reggere l’urto dell’intero flusso pendolare. Le fermate provvisorie sono state allestite nei pressi delle stazioni più colpite: da Basilica San Paolo (viale Baldelli) a Monti Tiburtini, passando per Garbatella, Piramide, Colosseo, Cavour, fino a Termini e oltre.

Per chi doveva raggiungere la zona nord, poi, si è aggiunto il problema della metro B1, ferma tra Bologna e Ionio. Anche in questo caso è stato attivato un percorso bus parallelo con fermate a Libia, Conca d’Oro, Sant’Agnese e le altre stazioni del tratto interrotto.
Ma la realtà, come molti pendolari hanno raccontato via social, è stata fatta di attese interminabili, confusione alle fermate, e nessuna comunicazione in tempo reale sullo stato del servizio.
“È assurdo che basti la pressione di un pulsante per mettere in ginocchio una parte così ampia della rete”, ha scritto un utente su X. Ed è difficile dargli torto, considerando che la linea B collega alcuni dei punti più strategici della città – tra università, uffici, stazioni ferroviarie e aree residenziali.
Metro C chiusa nei weekend: disagi anche per chi prende altre linee
Come se non bastasse, lo stesso weekend ha visto anche lo stop completo della Metro C, per lavori legati alla nuova tratta T3 in vista del Giubileo. La chiusura totale continuerà anche il 21 e 22 giugno, mentre fino al 27 il servizio resterà limitato dopo le 21, con attivazione di navette MC e MC3 tra San Giovanni, via Casilina, Pantano e Parco di Centocelle.
Un altro tassello nel puzzle della mobilità romana, sempre più difficile da comporre. Lavori importanti, certo, e necessari. Ma gestiti con una comunicazione spesso debole, in una città dove l’uso dell’auto privata è ancora quasi obbligato per chi non vuole rischiare ogni giorno di restare a piedi.
Anche stavolta, sono bastate poche ore per trasformare un pomeriggio qualunque in un labirinto di attese, deviazioni e frustrazione.
Alla fine, il servizio è stato ripristinato intorno alle 18. Ma quanto possiamo davvero fidarci di una rete che si blocca così facilmente? E soprattutto: quanto tempo dovrà ancora passare prima che chi sceglie di viaggiare in metro lo faccia con serenità, senza dover ogni volta controllare se ci sono “problemi sulla linea”? Roma, una risposta prima o poi dovrà darla.