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Pusher in auto a noleggio: droga negli slip e arresto presso Appio Nuovo

La Polizia interviene e scopre l’amara sorpresa: era una pusher con la droga negli slip, la clamorosa scoperta e l’arresto

Auto Polizia
Pusher in auto a noleggio: droga negli slip e arresto presso Appio Nuovo (Ansa foto) – Lecodellitorale

Ti sei mai chiesto cosa succede realmente in un controllo notturno? Poco dopo le 22 di martedì primo luglio, lungo la Tuscolana, i poliziotti del commissariato Appio Nuovo hanno notato un’auto a noleggio in circolazione. A bordo, una donna di 47 anni visibilmente tesa: voce tremante, mani che non stavano ferme. E non erano segnali da prendere alla leggera.

Il controllo: nervosismo, cellulari e contanti sospetti

Il primo passo è stato fermarla per un accertamento. La signora – disoccupata e con precedenti – aveva con sé due cellulari che continuavano a squillare, senza sosta. Le chiamate in arrivo e i messaggi che comparivano sullo schermo hanno attirato subito l’attenzione. Sembrava il classico caso in cui chi è alla guida vuole “apparire tranquillo”, ma il corpo dice tutt’altro.

Polizia controllo
Il controllo: nervosismo, cellulari e contanti sospetti (Ansa foto) – lecodellitorale

Alla richiesta dei documenti, la donna ha iniziato a contraddirsi. Non ricordava esattamente dove stesse andando, né chi l’avesse chiamata pochi istanti prima. Un comportamento che ha spinto gli agenti ad andare a fondo. Dalla borsetta nera sono saltati fuori circa 190 euro in contanti, tutti in banconote accartocciate, dettaglio che gli inquirenti leggono spesso come traccia evidente di scambi veloci, tipici dello spaccio di droga.

A quel punto è scattata la perquisizione personale, e la 47enne ha deciso di consegnare spontaneamente nove involucri nascosti negli slip. Un gesto che può sembrare di collaborazione, ma che in realtà conferma quanto la donna fosse consapevole della gravità della situazione. I pacchetti erano sigillati con nastro isolante e contenevano una sostanza che, come confermato dal narcotest, era cocaina.

La chiave misteriosa e l’intervento della figlia

Mentre il controllo proseguiva, un dettaglio curioso ha attirato ulteriore attenzione: una chiave trovata nella giacca della donna. Non apparteneva all’auto, e non è stato possibile risalire all’indirizzo perché la 47enne si è rifiutata di fornire informazioni. L’impressione è che potesse condurre a un appartamento utilizzato come base o deposito, ma per ora rimane un nodo ancora da sciogliere nelle indagini.

Nel frattempo, la figlia della donna si è presentata spontaneamente al commissariato. Aveva seguito il tragitto dell’auto a noleggio tramite un sistema GPS installato per motivi di sicurezza. Un dettaglio quasi cinematografico che introduce anche una dimensione umana nella vicenda: dietro a un arresto ci sono storie familiari, tensioni personali, preoccupazioni che spesso restano fuori dai verbali.

L’arresto è stato immediato. Dopo le formalità di rito, la 47enne è stata posta ai domiciliari, in attesa del rito direttissimo. I magistrati dovranno ora decidere se convalidare l’arresto e quali misure applicare nei prossimi giorni. Una situazione delicata, soprattutto considerando i precedenti penali già noti.

Roma, fenomeno in crescita sulla zona Sud-Est

Fonti investigative parlano di un fenomeno in crescita nella zona sud-est della Capitale: piccoli trasportatori, spesso insospettabili, che usano mezzi in affitto per sfuggire ai controlli e spostare dosi in zone ritenute meno sorvegliate. L’episodio in questione si inserisce perfettamente in questo quadro. E il fatto che la donna avesse due telefoni sempre attivi lascia pensare a una rete più ampia, magari ancora non emersa del tutto.

Questa vicenda riporta al centro una questione di fondo: quanto il contrasto allo spaccio sia una sfida quotidiana che parte anche da semplici segnali. Un comportamento nervoso, due telefonate di troppo, una spiegazione che non convince: basta poco per accendere un campanello d’allarme. Ma serve attenzione, presenza costante e personale addestrato, come quello che ha operato in questo caso.

Resta da capire quale sarà il seguito di questa storia. La chiave misteriosa verrà collegata a un appartamento? I cellulari sveleranno contatti utili a ricostruire i movimenti della 47enne? Oppure, come spesso accade, la donna si limiterà a tacere per evitare ulteriori guai? Le prossime settimane potrebbero svelare nuovi retroscena.

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