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Maxi-operazione ‘Blu notte’. 78 arresti.

Alleanze tra il clan Bellocco e gli Spada

Operazione “Blu notte”, arrestati esponenti del clan romano degli Spada e del clan Bellocco.
Dietro le sbarre venivano risolti conflitti su attività commerciali a Ostia e Anzio e si delineando alleanze per il traffico di cocaina.
La Maxi-operazione dei carabinieri è avvenuta alle prime luci dell’alba del 13 dicembre, con due operazioni contro la ‘ndrangheta con arresti in diverse regioni

Le cosche colpite sono i Bellocco di Rosarno, gli Spada di Ostia.

“Tra le alleanze maturate nel circuito penitenziario spicca la stretta collaborazione tra gli esponenti della cosca Bellocco e quelli del clan Spada di Ostia, alcuni dei quali destinatari delle misure cautelari”.
Dalla maxi-operazione ‘Blu Notte’  che è stata eseguita dai carabinieri di Gioia Tauro in 16 province italiane è avvenuto l’arresto di 78 persone per associazione mafiosa, porto e detenzione di armi comuni e da guerra, estorsioni, usura, riciclaggio e autoriciclaggio, associazione finalizzata al traffico di stupefacenti aggravati dalle finalità mafiose.

La particolarità dell’operazione, sottolineano gli inquirenti, è proprio l’accordo stretto tra gli esponenti dei due clan,  che oltre a scandire le gerarchie criminali all’interno del penitenziario, venivano gestiti i traffici di cocaina effettuati alla Calabria verso il litorale romano e la risoluzione di situazioni conflittuali tra gli Spada e alcuni calabresi titolari di attività commerciali nelle aree urbane di Ostia ed Anzio. 

Le alleanze tra i due clan erano svolte all’interno del circuito penitenziario, la cosca Bellocco aveva stretto un’alleanza con il clan Spada di Ostia. Questo è  quanto emerge dall’inchiesta della Dda di Reggio Calabria che ha monitorato nel carcere di Lanciano i movimenti del boss, Umberto Bellocco detto “Chiacchiera”. 

In particolare, quest’ultimo, secondo l’accusa, è entrato in contatto con alcuni esponenti degli Spada. Tra questi c’è Ramy Serour di 32 anni, che una volta uscito dal carcere di Lanciano , come emerge dalla ricostruzione degli investigatori ,  dopo aver curato l’acquisto dei telefoni cellulari destinati a Bellocco, li ha consegnati a un altro detenuto il quale, approfittando del suo status di semilibero, li ha condotti all’interno.

Insieme al fratello Samy, di 34 anni, il gip ha disposto l’arresto di Ramy Serour, che in un’intercettazione del 26 settembre 2019 a un suo interlocutore racconta come i collegamenti tra i Bellocco e gli Spada siano iniziati all’interno del carcere: “La verità frà, la verità! Oggi io sono stato invitato ad un tavolo, eravamo diciassette persone, tutti… la ‘ndrangheta!”. L’accordo con gli Spada ha riguardato pure i traffici di cocaina effettuati dalla Calabria verso il litorale romano. 

Nel corso delle indagini è emerso il tentativo di vendita di una consistente partita di cocaina da parte del clan Bellocco in favore di narcotrafficanti di Ostia esponenti degli Spada. Per conto dei calabresi, a condurre le trattative con il clan romano sarebbe stato Gioacchino Bonarrigo, di 38 anni, anche lui arrestato nell’operazione di stamattina. Ex latitante arrestato nel 2017 ad Amsterdam, Bonarrigo si sarebbe recato più volte a Ostia per incontrare esponenti degli Spada che voleva rifornire con la droga importata dall’estero.

Marina Pomante

Blogger, pensiero indipendente, su politica sociale, attualità. Scrivo tra sogno e realtà.

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