L’ingresso della denominazione (DOCG) nella Top 100 del Wine Spectator (circa 18mila vini assaggiati ogni anno), la candidatura dell’Umbria a “Wine Region of the Year” e oltre 30 tra riconoscimenti e nomination, tra cui i 4 Tre Bicchieri di Gambero Rosso e le 4 Super Tre Stelle della Guida Veronelli. Anche l’Espresso ha incluso nella sua guida I Vini d’Italia 2017 il Sagrantino tra i “Vini da conservare” e il Montefalco Rosso Riserva tra i “Vini da bere subito”. Si conclude in bellezza il 2017 per il Montefalco Sagrantino. A questi riconoscimenti si aggiungono le ben 5 Chiocciole di Slow Wine, le 3 Corone di Vini Buoni d’Italia, le 5 Quattro Viti di Vitae e i 7 Cinque Grappoli di Bibenda.
Il Consorzio che lo tutela brinda ai successi collezionati. “Un risultato significativo per il Consorzio e per l’intera filiera vinicola di Montefalco – spiega Amilcare Pambuffetti, Presidente Consorzio Tutela Vini Montefalco – Questi riconoscimenti sono la prova e la conferma che l’amore per l’Umbria e il lavoro di squadra, portato avanti dai produttori per rendere il Sagrantino un vitigno amato e conosciuto a livello internazionale, ci sta portando nella direzione giusta. Oltre a essere una grande soddisfazione, questi premi rappresentano un’autentica vittoria corale”.
Bisogna ricordare in ultimo la candidatura dell’Umbria come “Wine Region of the Year”, nell’ambito dei Wine Star Awards del magazine Wine Enthusiast. A eleggere il cuore verde d’Italia tra le possibili regioni vinicole dell’anno è stata – secondo Kerin O’Keefe, Italian Editor della testata – l’autenticità dell’esperienza garantita dal territorio umbro, che lo accomuna ad altri quattro luoghi a grande vocazione enoturistica: Galizia (Spagna), Margaret River (Australia), Sonoma County (California) e la Regione del Sud-Ovest della Francia.