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Teatro Tor Bella Monaca: gli spettacoli fino al 5 febbraio tra Pino Insegno e Giammarco Tognazzi

Al TBM saliranno sul palco due illustri interpreti della scena teatrale italiana: Pino Insegno e Giammarco Tognazzi. Il primo intratterrà la platea con il suo racconto autobiografico, mentre Tognazzi, nel fine settimana, condurrà il pubblico nel mondo shakesperiano attraverso una rilettura scherzosa dell’Amleto

Fino a domenica 5 febbraio sarà di scena “La vita non è un film” tratto dall’omonimo libro autobiografico di Pino Insegno. L’attore e doppiatore, guidato da Matteo Tarasco, narrerà agli spettatori la storia di un ragazzo di Monteverde che ha abbandonato il calcio per rincorrere il palcoscenico, passando per il microfono del doppiaggio e le telecamere della televisione. Amatissimo attore, istrionico presentatore, insegnante, portentoso doppiatore, interprete di variegati ruoli, dal Sistina al Nazionale di Milano, ora è anche scrittore di un racconto autoironico, tanto esilarante quanto duro, scherzoso ma schietto “quando ce vole”. Dal testo emerge l’amore incontrastato di Insegno per il calcio in cui “attentavo le articolazioni ossee di Antonio Cabrini”, stroncato da un infortunio, ma che ha permesso, inconsciamente, al pubblico di godere del suo innato talento anche dietro un microfono o davanti una telecamera. È passato quindi da far tremare il portiere avversario a far tremare dalle risate il pubblico, a partire dall’“Allegra Brigata” e poi con gli inseparabili colleghi e amici di sempre: Roberto Ciufoli, Francesca Draghetti e Tiziana Foschi. Con questi ultimi, grazie ad un guizzo di Pino Quartullo, sono diventati lo storico quartetto “Premiata Ditta” voluto in seguito da Raffaella Carrà come special guest, dopo un successo in prime time su Rai2. È dunque la storia di un semplice ragazzo vissuto sulla collina tufacea della capitale, che affronta mille peripezie per diventare l’uomo che sogna. Insegno è riuscito a trasformare le passioni di un “pischello” in un mestiere in cui ne è all’apice. Infranto un sogno, ne coltiva subito un altro e lo trasforma in realtà, non certo perché i suoi genitori erano “Aristotele Onassis o Maria Callas”, ma figlio di Armando e Romana, che gli hanno insegnato il valore dell’umiltà che consente di vivere la vita con sensibilità e bellezza. L’insieme è accompagnato dalle musiche originali di Stefano Mainetti.

“L’onesto fantasma”, prodotto da Altra Scena, per la drammaturgia e regia di Edoardo Erba, è in programma sabato 4 e domenica 5 febbraio. Giammarco Tognazzi, Renato Marchetti e Fausto Sciarappa calcheranno il palco del TBM affiancati dalla partecipazione in video di Bruno Armando. Quattro attori, che anni prima, durante una tournée, sono diventati grandi amici, si ritrovano in tre, perché uno di loro muore tragicamente. Dei tre, Gallo ha nel frattempo fatto una rapida carriera ed ora è un personaggio cinematografico di successo. Gli altri due, Costa e Tito, hanno un disperato bisogno di lavorare e tentano di convincerlo a portare in scena un Amleto. Ma Gallo si rifiuta: senza l’amico – a cui voleva molto bene – lui non ha più nessuna intenzione di fare teatro. Per vincere la sua resistenza, Costa si inventa che nella produzione ci sarà anche l’amico scomparso, con tanto di nome sul manifesto: gli riserveranno la parte del fantasma. Gallo non dà peso alla proposta e la prende come uno scherzo di dubbio giusto, finché una notte il fantasma gli appare veramente. È un fantasma che sembra volersi vendicare dei suoi amici, che si trovano costretti a confessare i reciproci tradimenti e che, infine, rivela di essere l’essenza del sentimento che li lega e li legherà per la vita. Alternando momenti realistici a scene shakesperiane, la commedia è un modo originale di rileggere l’Amleto dal punto di vista del fantasma. Ma soprattutto è la storia di un’amicizia speciale, talmente forte da eludere anche la morte. È un atto d’amore verso il teatro, dove ogni conflitto diventa accettabile perché riscattato dalla poesia.

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