
Un progetto urbanistico che divide: da una parte la necessità di migliorare la viabilità, dall’altra la salvaguardia di un prezioso polmone verde.
Un’arteria strategica per l’Ardeatino
Il prolungamento di via Kobler alla Cecchignola è un progetto urbanistico che risale al Piano Regolatore Generale del 1962, ma che ancora oggi suscita dibattiti accesi. Durante una recente commissione capitolina, è emerso che l’idea di estendere questa via fino alla via Laurentina e alla metro B potrebbe rappresentare una soluzione efficace per alleviare la congestione del traffico nel quadrante dell’Ardeatino.

Federico Rocca, esponente di Fratelli d’Italia, ha sottolineato l’urgenza di affrontare questa questione, evidenziando come la popolazione nella zona sia aumentata significativamente, passando da 3.500 a 35.000 abitanti, senza un adeguato sviluppo delle infrastrutture viarie.
Le ragioni del prolungamento
Secondo Pietro Scaglione, della direzione lottizzazioni convenzionate, via Kobler rappresenta l’unica infrastruttura che collega direttamente il quartiere alla metropolitana. Al contrario, interventi su arterie come l’Ardeatina sono complicati da vincoli archeologici e ambientali. Inoltre, il prolungamento di via Kobler non attraverserebbe aree vincolate, limitandosi a lambire il fosso della Cecchignola, evitando così conflitti con le normative ambientali.
Dal punto di vista tecnico, gli studi condotti dal dipartimento Mobilità hanno evidenziato che, nonostante diverse alternative siano state proposte, la soluzione più efficace rimane il prolungamento di via Kobler, supportato da circa 11 milioni di euro di oneri straordinari già disponibili.
Le voci contrarie: tutela ambientale e alternative possibili
Nonostante le argomentazioni a favore del progetto, numerose associazioni ambientaliste e parte della politica romana si oppongono al prolungamento di via Kobler, temendo che possa compromettere l’integrità del fosso della Cecchignola, un’area verde di 168 ettari dichiarata monumento naturale regionale. L’area rappresenta un corridoio biologico che collega il Parco dell’Appia Antica con la riserva naturale dell’Acqua Acetosa-Ostiense, ospitando una ricca biodiversità e siti di interesse storico, come il Castello della Cecchignola e una torre romana del III secolo a.C.
In alternativa al prolungamento, è stata proposta la riapertura di via dei Genieri, attraverso la realizzazione di un sottopasso di 330 metri, per consentire il transito veicolare senza compromettere la zona militare. Questa soluzione permetterebbe di migliorare la viabilità senza intaccare l’ecosistema del fosso, riducendo anche i costi e l’impatto ambientale rispetto al prolungamento stradale.
Esigenze di mobilità e ambiente: il dibattito su via Kobler
Il dibattito sul prolungamento di via Kobler alla Cecchignola evidenzia un delicato equilibrio tra le esigenze di mobilità e la necessità di preservare l’ambiente. Mentre da un lato si sottolinea l’urgenza di migliorare la viabilità in un quadrante in forte espansione, dall’altro si ribadisce l’importanza di tutelare un’area verde di grande valore ecologico e storico.
La decisione finale spetterà all’amministrazione comunale, che dovrà valutare attentamente le proposte e le obiezioni emerse, cercando una soluzione che possa coniugare sviluppo urbano e sostenibilità ambientale. La partecipazione attiva dei cittadini e delle associazioni sarà fondamentale per indirizzare le scelte future in modo condiviso e responsabile.