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Roma: due suore sotto processo per bancarotta fraudolenta dopo fallimento Columbus

Rischiano fino a 10 anni di carcere ciascuna le due suore missionarie dell’ordine del Sacro cuore di Gesù, imputate, insieme ad un commercialista, di bancarotta fraudolenta in seguito al fallimento della Association Columbus che gestiva la clinica Columbus di Roma. Nel 2015 la società è fallita e la clinica è stata affidata ad un amministratore giudiziario fino a quando il Policlinico Gemelli non l’ha acquisita. Il fallimento, però ha lasciato una evasione fiscale che dal 2011 ai 4 anni successivi, si stima fosse di circa 25 milioni di euro. Per quella evasione, le due suore-manager sono già state sotto processo venendo assolte perché il loro legale, l’avvocato Loredana Mazzenga, ha dimostrato che le religiose avevano fatto di tutto per evitare il dissesto. Superato quel processo, però, la procura capitolina ha chiesto un nuovo rinvio a giudizio, questa volta per bancarotta fraudolenta. Una contestazione che prevede per i tre indagati, qual ora fossero ritenuti colpevoli, pene ben più gravi dell’evasione fiscale.

La pubblica accusa sostiene che gli imputati avrebbero portato la società al fallimento a causa dei continui ritardi dei pagamenti delle tasse non pagate e rateizzate. Ieri mattina è stata ascoltata una delle due suore la quale ha sostenuto la difficoltà a pagare le rate dei vecchi debiti e, contestualmente, a far fronte ai nuovi pagamenti anche per ritardi sistematici con cui venivano saldati i conti dal Gemelli, policlinico al quale, la Columbus prestava servizio. La suora ha anche riferito di essersi trovata in quella posizione pur non avendo le competenze né le conoscenze tecniche per adempiere al mandato. Ha detto di aver cercato di amministrare al meglio la società avvalendosi dei dirigenti dei vari settori interni all’azienda che, comunque, prendevano decisioni tecniche rilevanti che lei si limitava ad avvallare. “Le suore imputate nel processo sono state le vittime sacrificali di questa situazione. I veri responsabili sono altri”. Lo ha detto ad “Agenzia Nova” Loredana Mazzenga, legale delle due suore. La sentenza del processo è prevista per inizio estate.

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