A Roma nuova opportunità di lavoro data dall’Atac: l’azienda di trasporti pubblici assume nuovi autisti. Ecco come candidarsi

In una Roma sempre più affamata di trasporti efficienti, Atac torna a muoversi sul fronte del personale. L’azienda di trasporto pubblico locale ha ufficialmente riaperto le selezioni per ampliare il proprio bacino di autisti, puntando a rafforzare la rete di esercizio di superficie e affrontare il continuo ricambio di lavoratori. Una notizia che, per molti, può rappresentare un’opportunità concreta di occupazione, ma anche un passo importante per migliorare il servizio su strada, spesso al centro di critiche e disagi.
Un bacino da potenziare: numeri, contratti e prospettive
Il dato più interessante è proprio nella strategia adottata da Atac: chi verrà selezionato in questa fase non inizierà immediatamente a lavorare, ma verrà inserito in un bacino di candidati idonei, da cui l’azienda attingerà in base alle esigenze operative. Un sistema che garantisce prontezza nella gestione del personale, senza lasciare margini all’improvvisazione.

I numeri raccontano una realtà in continuo movimento: nel 2023 Atac ha assunto 580 operatori di esercizio, mentre 335 hanno lasciato il servizio. Il 2024 è partito con 5.655 autisti in forza, di cui 716 a tempo determinato e 4.939 con contratto a tempo indeterminato. Grazie a un’altra tornata di ingressi, si è saliti a quota 5.787, con 756 contratti a termine e 89 apprendistati. Una fotografia che mostra quanto il fabbisogno di personale resti alto.
Per i nuovi ingressi sono previsti due tipi di contratto, entrambi full time: uno di apprendistato professionalizzante e l’altro a tempo determinato della durata di due anni. Al termine di questo periodo, Atac valuterà chi trasformare in lavoratore stabile. Una sorta di periodo di prova allargato, che però dà la possibilità di mettersi alla prova in un ambiente strutturato.
Requisiti e selezioni: cosa sapere prima di candidarsi
Le candidature sono aperte fino alle ore 13 del 30 aprile 2025 e sono rivolte a cittadini italiani e stranieri (anche extra UE con regolare permesso di soggiorno) di età compresa tra i 21 e i 55 anni. Requisito imprescindibile: il possesso della patente D, indispensabile per guidare i mezzi del servizio pubblico. È un’opportunità concreta, ma anche una sfida personale e professionale che richiede impegno, responsabilità e resistenza allo stress urbano.
Il percorso di selezione prevede diverse tappe: prima lo screening delle domande, poi la formazione di una graduatoria per l’accesso ai colloqui. I candidati ritenuti idonei dovranno affrontare una prova di guida e infine una visita medica di idoneità. Da segnalare che le spese della visita saranno a carico dei partecipanti, dettaglio non secondario per chi sta valutando l’opportunità.
Oltre agli aspetti contrattuali e operativi, Atac ha già annunciato che premierà i lavoratori più produttivi, premiando chi aiuterà a raggiungere gli obiettivi fissati dal Comune. Un segnale chiaro di come l’azienda voglia legare la qualità del lavoro a un sistema meritocratico, provando a incentivare davvero l’impegno quotidiano.
In un contesto urbano dove la mobilità è ancora una delle grandi sfide da vincere, diventare autista Atac oggi vuol dire molto di più che guidare un mezzo. È entrare in un ingranaggio complesso, con l’obiettivo – ambizioso ma necessario – di rendere Roma più vivibile e connessa. Sarà sufficiente questa nuova ondata di assunzioni per fare la differenza? La strada è ancora lunga, ma da qualche parte si deve pur cominciare.