La IX edizione del Premio COMEL giunge a uno dei momenti più importanti del suo svolgimento: ovvero l’esposizione delle 13 opere finaliste, selezionate da una giuria di esperti tra le centinaia di iscrizioni pervenute nel corso di quest’anno.
Titolo della mostra è Infinito Alluminio, che è anche il tema proposto quest’anno agli artisti al fine di sottolineare l’intrinseca natura ecosostenibile di questo metallo, che può essere completamente riciclato infinite volte senza mai perdere le sue caratteristiche, tornando ogni volta a vivere una nuova vita.
Una riflessione legata alla salvaguardia dell’ambiente è divenuta con naturalezza una serie di considerazioni sull’Uomo, sull’esistenza e sullo scorrere del tempo. Dal tema e dal concetto si passa al lavoro sul materiale e alle infinite possibilità di manipolarlo.
Ne è scaturita un’interessante disamina su stili, tecniche e linguaggi, che permetterà al pubblico di intravedere 13 universi artistici diversi, 13 percorsi differenti accomunati solo dall’utilizzo dello stesso materiale.
La mostra Infinito Alluminio, che si terrà presso lo Spazio COMEL di Latina dal 12 novembre al 3 dicembre, propone opere di pittura, scultura e installazioni provenienti da diverse città italiane, e da vari paesi europei (Spagna, Germania e Ucraina).
All’inaugurazione di sabato 12 novembre sarà presente parte dei giurati e degli artisti in gara; la mostra sarà presentata dal presidente di giuria, nonché direttore artistico del Premio, il prof. Giorgio Agnisola.
L’esposizione si concluderà sabato 3 dicembre con la proclamazione dei vincitori: quello della IX edizione del Premio COMEL scelto dalla giuria e quello del Premio del Pubblico, ovvero l’autore dell’opera che riceverà più preferenze dai visitatori della mostra, che potranno votare i tre lavori preferiti fino a domenica 27 novembre.
I 13 finalisti: Marcella Belletti Ravenna, Italia – installazione; Francesca Bruni Milano, Italia – pittura; Alessandra Catta Sassari, Italia – scultura e installazione, Chiara A. Colombo Monza, Italia – pittura; Elbi Elem Cordoba, Spagna – scultura e installazione; Taras Halaburba Mlyniv, Ucraina – scultura e installazione; La Manifattura della Mente (Fabio Bini – Myriam Cappelletti) Firenze/Terni, Italia – installazione; Chiara Marchesi, Lodi, Italia – scultura; Claudio Marinone Roma, Italia – scultura; Alejandra Ruddoff Berlino, Germania –scultura; Sonia Scaccabarozzi Vimercate (MB), Italia – scultura, Rachele Tinkham Venezia, Italia – scultura, Sara Vaglini Montopoli Val d’Arno (PI), Italia – pittura.
I giurati: presidente di giuria Giorgio Agnisola, critico d’arte e scrittore, professore emerito di arte sacra e beni culturali presso la Pontificia Facoltà Teologica dell’Italia Meridionale. Claudia Palma, Direttrice dell’Archivio bioiconografico e dei Fondi storici della Galleria nazionale d’arte moderna di Roma; Marilena Vita, artista, performer, curatrice di eventi e critica d’arte, Segretario generale Nuova Aica Italia; Michelangelo Giovinale, docente di storia dell’arte, curatore freelance, critico d’arte; Maria Gabriella Mazzola in rappresentanza della COMEL Industrie azienda promotrice e unico sostenitore del Premio.