A parole tutti sosteniamo di voler essere felici ma nei fatti, molto spesso, il vero ostacolo alla nostra felicità siamo proprio noi stessi. Scopriamo perché.
Se chiedessimo a mille persone o anche un milione se desiderano essere felici tutte risponderebbero di sì senza alcun dubbio. A parole tutti asseriamo di voler essere felici e ne siamo anche convinti. Chiedete poi alle medesime persone di spiegarvi che cosa fanno, concretamente, per essere felici e resteranno mute per la maggior parte.
Tutti vogliamo essere felici ma la maggior parte di noi attende che la felicità piova giù dal cielo e, dunque, continua a reiterare gli stessi comportamenti e a fare le stesse cose giorno dopo giorno anche se tali azioni non hanno mai prodotto il risultato desiderato. Folle vero? Decisamente assurdo eppure questa è la situazione in cui si trova gran parte dell’umanità.
La maggior parte delle persone non si sente felice o, almeno, non del tutto ma vorrebbe esserlo. Al contempo, però, continua a fare le stesse scelte e a compiere le stesse azioni che, fino a quel momento, non hanno prodotto come risultato nessuna felicità. Sarebbe come voler dimagrire e continuare a mangiare 3 torte al cioccolato ogni giorno nella speranza, comunque, di riuscire a perdere peso.
L’essere umano – in teoria – è un essere razionale. Eppure gran parte dei nostri comportamenti di razionale non hanno nulla. Se ad un cane, ad esempio, diamo una bastonata, difficilmente quel cane si avvicinerà di nuovo a noi. Noi, invece, continuiamo a fare le stesse cose anche se non ci rendono felici. Perché?
Ecco perché continuiamo a fare le stesse cose anche se non ci rendono felici
Tutti vogliamo essere felici ma ben pochi di noi fanno qualcosa di concreto per riuscirci e continuiamo a ripetere all’infinito le stesse azioni e a portare avanti le stesse abitudini che non ci rendono felici. Siamo tutti folli? No, in realtà una spiegazione c’è.
Se non sei felice sappi che, nel 90% dei casi, l’ostacolo alla tua felicità sei proprio tu in quanto continui a reiterare gli stessi comportamenti e a fare le stesse cose che, fino ad oggi, non ti hanno reso felice. Perché lo fai? La risposta viene dalla psicologia: l’essere umano ha il terrore del cambiamento.
Anche se una cosa non ci rende felici ma la conosciamo bene, tendiamo a preferirla rispetto a qualcosa che potenzialmente potrebbe renderci felici ma non la conosciamo affatto. L’ignoto fa paura e, ancora di più, fa paura lo sforzo che bisogna compiere per cambiare abitudini. Il classico esempio è la persona – uomo o donna non fa differenza – che continua a stare da anni con il partner che non ama più perché ha il terrore di ricominciare tutto e mettersi in gioco, magari, con un’altra persona.
Oppure chi detesta il proprio lavoro ma continua a farlo perché ha il terrore di non essere in grado di fare altro e, dunque, non ci prova nemmeno a cambiare professione e resta così imprigionato in una vita che non lo soddisfa. E che dire di chi continua a frequentare gli stessi amici o le stesse amiche con cui, però, non ha più nulla da condividere?
Molte persone continuano a fare le stesse cose anche se queste cose non portano a nessuna felicità per la paura del cambiamento perché ogni cambiamento richiede uno sforzo di adattamento ad una nuova situazione, significa rimettersi in gioco e in discussione e questo fa paura. Ma, al tempo stesso, finché si resta dentro questo circolo vizioso, saremo noi stessi l’ostacolo alla nostra felicità.