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Editoriale

Holta e Devis. Il Sogno Italiano di una etoile albanese diventa realtà attraverso il figlio, ma lui già pensa alla Costa Azzurra.

Per  Holta Bitri , proveniente da Tirana , madre di Devis Masini , nato in Italia , dopo il successo per l’esibizione del figlio , la sua vita quotidiana continua nella normalità. L’esibizione di Devis  nella gara di Tu si que vales, talent show in onda su Canale 5,  ha suscitato critiche positive da parte dei giurati,  che hanno sottolineato le sue grandi doti tersicoree. Le stesse, unite alla grande carica emotiva determinata dal pensiero per il padre prematuramente scomparso, lo  hanno portato alla ribalta dei social, facendolo diventare uno dei personaggi   più  cliccati del web .

Devis Masini e sua madre Holta continuano la vita normale di sempre , tra Anzio , la città dove vivono e Nettuno, la città sede del CENTRO ARTISTICO INTERNAZIONALE IL GIRASOLE , che  la mamma dirige con altri professionisti  e dove insegna danza classica .   Devis manifesta fuori dai denti,  la sua preferenza per l’Accademia di Danza a Cannes, dove la madre lo aveva iscritto prima del successo a Tu si que Vales, da dove lo ha fatto rientrare riscrivendolo in una scuola media normale ,in vista della gara finale,  con tutto il disappunto del ragazzo.   A Cannes  sostiene Devis  “ l’organizzazione e la struttura sono di pari passo con la danza , e io amo la danza, voglio imparare  per danzare sempre meglio “..

La danza classica, la disciplina trasmessagli da mamma Holta fin da piccolo , permette al loro nucleo familiare di condividere uniti tanti momenti importanti.

Dal racconto  della complessa storia, che coinvolge i nostri protagonisti, scaturiscono tali straordinari dettagli, che non mi sento di limitare a poche battute l’incontro e così,  dopo questa presentazione, nel prossimo numero svilupperemo con le risposte tanti momenti di vita.

Due generazioni certe di talenti  in famiglia :  la nonna direttore artistico del Teatro Dell’Opera di Tirana, la madre Holta, ètoile dello stesso Teatro, hanno trasmesso anche a  Devis la cosiddetta “  vena artistica” .

Holta è una Signora con un carisma al di fuori della normalità pieno di grande umanità e umiltà, gli stessi valori che ha inculcato a Devis insieme all’educazione , al comportamento.

Il nostro incontro , nel quale scopriamo tappe di vita parallele dei nostri reciproci lavori nel campo artistico , avviene nella scuola d’arte per professionisti di Nettuno, Il Girasole, dove la Signora riveste il ruolo di responsabile del corso di danza classica. E’ dalla madre e dalla nonna che Devis ha ereditato la passione per la danza , nella quale lui si trova perfettamente a suo agio,  riconoscendola come linguaggio primario. Viene subito in mente il collegamento con Kledi il più conosciuto conterraneo della famiglia di Holta e Devis, quasi un’eccellenza alla Danza quella che viene insegnata nelle scuole,   nella loro Albania, visti i risultati che ottengono , ironia della sorte, nelle trasmissioni di Maria De Filippi, che in questo caso definiamo la buona stella dei Tersicorei d’Oltre Adriatico.

La storia di Holta e Devis include tappe contrassegnate da tematiche importanti come l’immigrazione, la perdita di un genitore, le difficoltà di una madre , che da sola cresce il figlio con il proprio  lavoro di insegnante di danza classica, il talento di suo figlio a compensazione di tutte le perdite subite e tanto altro ancora . A conclusione di questa prima parte , inseriamo qualche  domanda dell’intervista  dettagliata  in esclusiva, che pubblicheremo nel prossimo numero, oltre che su L’Eco on line:.

Holta, cosa si aspetta da questo successo?

Spero mio figlio possa continuare il suo percorso di danzatore, formandosi nelle scuole di danza per realizzare il suo sogno di professionista. Per formarsi nelle scuole sono necessari mezzi economici di trasferta, di mantenimento e di partecipazione aicorsi. Spero ci siano davvero le opportunità per un risultato pieno in tal senso.

E tu Devis ? 

Mi piacerebbe continuare a studiare bene la danza e lavorare come ballerino. Mi piace molto la struttura accademica di Cannes, dove ho iniziato questo anno scolastico, ma sono tornato in Italia per la finale di Tu si que vales e per adesso sono di nuovo in una scuola italiana . A Cannes sento la tutela della mia propensione verso l’arte della danza, che mamma mi ha trasmesso fin da piccolo e che ritengo sia  la mia strada E’ questo il mio percorso,  diventare ballerino e spero magari primo ballerino.

Con i primi soldi che guadagnerai   con la danza, quale regalo faresti a tua madre?

Come prima cosa gli comprerei una macchina.

L’incontro con Holta e Davis , racchiude momenti e passaggi molto belli ed emozionali, che insieme rivivremo nel  prossimo numero dell’Eco del Litorale.

Nadia Cantelli

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