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Fieracavalli 2020 nei tempi del Covid19 Una grande scommessa o una grande speranza? di Claudio Perazzini

 

 

La domanda che si sono posti e che si pongono appassionati e operatori del settore ippico, sia italiani che stranieri e tra questi anche i tantissimi abituè laziali che da anni frequentano Fieracavalli è: riuscirà Verona, anche in questo difficile e problematico anno, ad organizzare Fieracavalli?

Veronafiere ci crede fermamente e introduce una novità sostanziale. Non più un unico appuntamento settimanale, ma due distinte sessioni. Un’edizione straordinaria pensata per il ritorno alla “normalità”. La 122° Fieracavalli, infatti, si prepara ad affrontare le sfide dell’emergenza Covid19 con un format rinnovato nel calendario e nei contenuti. Quest’anno l’edizione si terrà, sempre nei padiglioni di Veronafiere, a novembre, da giovedì 5 a domenica 8, e poi ancora da venerdì 13 a domenica 15.

La manifestazione di riferimento per il mondo equestre internazionale coprirà due week-end consecutivi. Quest’anno la rassegna diventa anche multicanale, grazie a investimenti nell’area digital, per realizzare le dirette in streaming delle attività nei padiglioni, contenuti virtuali pensati per gli oltre 200mila utenti della community social, tanto che l’interattiva di quest’anno sarà multicanale grazie al webinar, quindi gli eventi in streaming e i video saranno consultabili anche “on demand” e faranno vivere, anche online, tutti gli aspetti della manifestazione.

La decisione di passare da 4 a 7 giornate di manifestazione scaturisce dalla necessità di contingentare gli ingressi, nell’auspicata conferma delle 160mila persone che ogni anno visitano Fieracavalli, attuando tutte le doverose esigenze sanitarie e di distanziamento sociale imposte dal Covid19. La ridistribuzione dei flussi d’accesso all’interno del quartiere fieristico e l’acquisto dei biglietti online sono soltanto alcuni dei punti del protocollo studiato da Veronafiere, in collaborazione con le autorità̀ pubbliche, per garantire la massima sicurezza a visitatori, aziende espositrici, operatori e cavalli.

Non poteva mancare anche quest’anno l’arte, intesa come mezzo espressivo, con il compito di colmare le distanze e unire con la stessa passione i diversi aspetti della manifestazione. Dai laboratori di arte-terapia applicata, alla mostra-evento “Art&Cavallo”, fino all’immagine della campagna di Fieracavalli 2020, l’arte diviene così una chiave di lettura privilegiata, in uno specifico progetto coordinato dall’architetto Federica Crestani.

Ovviamente la centralità della manifestazione rimane il cavallo, che la Coldiretti stima essere in Italia di 400.000 soggetti, che con i loro 20.000 allevatori rappresentano un comparto economicamente interessante, senza contare un indotto vivace, imprenditorialmente innovativo, tassello originale e importante di quel made in Italy che rende positiva l’immagine dell’Italia nel mondo.

Restano fondamentalmente corpose le presentazioni delle varie razze e gli spettacoli che esaltano le peculiarità di questi magnifici equini, ma a coronamento di un mondo ippico così vario, non poteva mancare l’aspetto agonistico ad altissimo livello, che non era per niente scontato in quest’anno di epidemia globale. Con grande soddisfazione dei vertici di Veronafiere, è giunta la conferma, da parte della Federazione Equestre Internazionale, del Longines FEI Jumping World Cup TM che, dal 5 all’8 novembre, terrà la ventesima edizione dell’unica tappa italiana della Coppa del Mondo. Si rinnova così a Verona l’appuntamento con il gotha del salto ostacoli e pone con forza la centralità dell’evento veronese nel panorama equestre internazionale, divenendo la seconda tappa del Circuito Indoor di FEI World Cup™ dopo lo stop causato dalla pandemia e segnando, di fatto, la ripartenza dell’intero settore. “E’ stata una vittoria non solo per Verona ma per tutto il mondo equestre”, così ha commentato il direttore generale di Fieracavalli Giovanni Mantovani.

Riuscirà quindi Verona a celebrare i 122 anni della sua fiera? Di sicuro con coraggio ci prova, anche se dall’Europa giungono minacciosi echi di possibili ritorni ai lockdown. In un periodo di grandi incertezze la speranza è l’ultima dea cui aggrapparsi, di sicuro se la fiera, per cui facciamo tutti il tifo, si terrà, i suoi orari d’apertura saranno dalle 9.00 alle 19.00.

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