Eni Plenitude, che guaio: interviene l’AgCom, ecco cosa sta accadendo: il motivo è da non credere

Eni Plenitude è una società del gruppo Eni che si occupa della fornitura di energia elettrica e gas per famiglie e imprese. Nata con l’obiettivo di integrare la vendita di energia con la produzione da fonti rinnovabili, Plenitude si pone come un attore chiave nella transizione energetica, grazie anche ai suoi investimenti nelle energie pulite e nella mobilità sostenibile.
Offre diverse tipologie di contratti, sia per il mercato libero che per quello tutelato, con tariffe variabili e fisse. Inoltre, fornisce soluzioni innovative come impianti fotovoltaici per l’autoconsumo domestico e sistemi di ricarica per auto elettriche. Tuttavia, nonostante il suo impegno dichiarato per la sostenibilità, la società è finita sotto i riflettori per presunte pratiche commerciali scorrette.
Il caso: l’Antitrust accende i riflettori
Nelle ultime ore, l’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato (AGCM) ha avviato un’istruttoria nei confronti di Eni Plenitude per presunte pratiche commerciali scorrette. Il nodo centrale della questione riguarda la modalità con cui l’azienda ha comunicato ai propri clienti il rinnovo delle condizioni economiche di fornitura per luce e gas.

Secondo le segnalazioni ricevute tra maggio e settembre 2024, molti consumatori si sono ritrovati con condizioni contrattuali modificate senza aver ricevuto una comunicazione preventiva. Il problema principale è che, secondo l’Antitrust, Plenitude avrebbe rinnovato automaticamente i contratti anche quando le comunicazioni non risultavano recapitate, privando così gli utenti del diritto di recesso.
Per approfondire la vicenda, l’AGCM ha effettuato ispezioni nelle sedi di Eni Plenitude e di Eni Spa, supportata dal Nucleo Speciale Antitrust della Guardia di Finanza. Questo intervento punta a fare chiarezza sulle responsabilità della società e sulle eventuali violazioni del codice del consumo.
La risposta di Eni Plenitude
Di fronte a queste accuse, la società ha replicato con una dichiarazione ufficiale: “Plenitude è convinta della correttezza del proprio operato nei confronti dei clienti e collaborerà con l’Autorità per dimostrarlo nelle sedi opportune”. Un’affermazione che lascia intendere un confronto aperto tra l’azienda e le istituzioni, ma che non dissipa del tutto i dubbi dei consumatori.
Questa vicenda solleva interrogativi importanti sulla trasparenza e sulla tutela dei diritti dei clienti nel mercato dell’energia. Se l’Antitrust dovesse confermare le irregolarità, quali saranno le conseguenze per l’azienda e per gli utenti coinvolti? La fiducia dei consumatori nei fornitori di energia è sempre più centrale, e casi come questo dimostrano quanto sia necessario un controllo costante sulle pratiche commerciali adottate dalle grandi società.