Emergono i disaccordi tra Francesco e il Papa emerito. Le parole di elogio di Papa Francesco per il suo predecessore, unitamente alla grande partecipazione popolare alle esequie di Benedetto XVI, hanno oscirato un fatto che, in fondo, era noto a tutti.
E il fatto è il seguente. Francesco e Benedetto erano troppo diversi e, al di là delle manifestazioni d’affetto esteriori, dissentivano su tante questioni centrali del governo della Chiesa.
Un esempio eclatante lo ha fornito proprio Mons. Georg Ganswein, per moltissimi anni segretario personale del Papa emerito. Benedetto XVI – egli ha affermato – accolse con la morte nel cuore il motu proprio di Francesco, con il quale il pontefice argentino proibì la celebrazione della messa secondo l’antico rito, in lingua latina
Può sembrare cosa di poco conto, ma non lo è affatto. Indica, infatti, una fondamentale differenza nel modo di concepire il ruolo e la natura della Chiesa cattolica.
Bergoglio è argentino e da sempre fautore dell’apertura agli episcopati del Terzo Mondo. Desidera, in sostanza, l’apertura totale alle Chiese di ogni continente, ritenendo che questa sia la strategia giusta per affrontare il fenomeno della crescente scristianizzazione del mondo.
Ratzinger era tedesco e, in quanto tale, particolarmente sensibile al recupero delle radici cristiane dell’Europa. Tema per lui essenziale, ma non recepito dal governo dell’Unione Europea.
Non solo. Benedetto era solidamente conservatore, assai attento ai valori della tradizione che, a suo avviso, andava rinnovata ma non stravolta. Francesco è invece convinto che la tradizione stessa possa essere abbandonata se ciò garantisce una maggiore apertura della Chiesa al mondo,
Due pontefici profondamente diversi, dunque, e con interessi spesso divergenti. Grande esperto di teologia e filosofia Benedetto. Più attento alla comunicazione e all’azione parorale Francesco.
La morte di Ratzinger, che negli ultimi anni era rimasto in silenzio pur continuando a scrivere, ha per l’appunto fatto emergere le divergenze in tutta la loro drammaticità. E la commozione popolare, da molti inattesa, ha fatto capire che molti fedeli concordano più con il pontefice scomparso che con quello in carica.
Non a caso qualcuno paventa addirittura il pericolo di uno scisma. Molti episcopati importanti, quello USA in primis, sono schierati su posizioni solidamente conservatrici, e non fanno mistero del loro disaccordo con le strategie di Papa Bergoglio.
Ecco perché le esequie di Benedetto XVI non concluderanno affatto la polemica, finora rimasta sotterranea. E’ molto probabile che Papa Francesco dovrà affrontare ostacoli e vere e proprie battaglie, che la presenza silenziosa del Papa emerito in Vaticano aveva finora rimandato.
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