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Bonus piscine: cosa prevede davvero il nuovo decreto Bollette

Nel nuovo decreto del ministro è previsto anche il Bonus bollette: ecco cos’è, cosa riguarda e chi ne può usufruire

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Bonus piscine: cosa prevede davvero il nuovo decreto Bollette – lecodellitorale

Dieci milioni di euro. È questa la cifra che il governo ha deciso di destinare agli impianti sportivi energivori, tra cui rientrano anche le piscine. Una misura contenuta nel Decreto Bollette, approvato definitivamente dal Senato, che mira ad alleggerire l’impatto del caro energia nel 2025 su famiglie e imprese.

Ma non è solo questione di cifre: dietro questo intervento si nasconde un piccolo segnale, forse ancora troppo timido, rivolto a un settore che da anni fatica a respirare. Le piscine pubbliche, spesso affidate a enti sportivi o cooperative, si sono trovate negli ultimi tempi a fare i conti con bollette triplicate, manutenzioni sempre più care e margini economici ridotti all’osso.

In alcuni casi, si è arrivati alla chiusura temporanea o definitiva degli impianti. Con il fondo previsto dal decreto, si punta a dare ossigeno almeno alle strutture più in difficoltà, cercando di evitare nuove chiusure. Certo, dieci milioni non bastano a rivoluzionare il comparto, ma rappresentano una boccata d’aria che potrebbe fare la differenza nei bilanci di molte realtà locali.

Un intervento tampone che apre domande

Il contributo per piscine e impianti energivori si inserisce in un pacchetto più ampio da circa 3 miliardi di euro. Dentro ci sono il bonus energia per le famiglie con Isee fino a 25.000 euro, un incentivo per l’acquisto di elettrodomestici prodotti in UE (fino a 200 euro, senza click day), e l’azzeramento temporaneo degli oneri di sistema per le piccole e medie imprese.

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Un intervento tampone che apre domande (Ansa Foto) – Lecodellitorale

Una manovra che sembra voler mettere un cerotto su più fronti, anche se non tutti sono convinti dell’efficacia a lungo termine. Le critiche, infatti, non sono mancate. Alcuni senatori di opposizione hanno definito il decreto un provvedimento “tampone”, privo di una visione strutturale sul fronte della transizione energetica.

Anche Assoutenti, pur apprezzando l’ampliamento dei bonus e le tutele per i clienti vulnerabili, sottolinea come il problema energetico non possa risolversi con misure una tantum. E forse anche il bonus per le piscine finisce per sembrare più un segnale che una vera strategia.

Il nodo della sostenibilità futura

Che ruolo avranno le piscine pubbliche nella società del futuro? Saranno ancora luoghi accessibili per tutti, o diventeranno un lusso riservato a pochi? Il punto è che non si tratta solo di sport. Le piscine rappresentano spesso uno spazio sociale, terapeutico, educativo. Per anziani, bambini, persone con disabilità. Sostenere questi impianti significa anche difendere un pezzo di coesione comunitaria.

La speranza è che il bonus previsto non resti un’iniziativa isolata, ma apra la strada a un ripensamento più ampio del rapporto tra sport, energia e welfare. Perché se è vero che ogni aiuto è ben accetto, è altrettanto vero che servono politiche di sistema: incentivi strutturati, investimenti in impianti a basso impatto, sostegno alle comunità energetiche che coinvolgano anche il tessuto sportivo.

Insomma, questa piccola misura dice qualcosa, ma non basta. Forse è solo un primo passo. La domanda è: ci sarà anche il secondo?

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