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Autovelox, il dettaglio che cambia tutto: multe annullabili se manca questo requisito

Autovelox, arriva una grande novità: ora cambia tutto di nuovo, le multe sono annullabili in questa circostanza

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Autovelox, il dettaglio che cambia tutto: multe annullabili se manca questo requisito – lecodellitorale

Ti è mai capitato di ricevere una multa per eccesso di velocità e pensare: “Ma sarà davvero tutto in regola?” Se la risposta è sì, potresti essere più nel giusto di quanto immagini. Una recente sentenza della Corte di Cassazione ha messo in discussione la validità di moltissime sanzioni comminate con strumenti di rilevamento non perfettamente conformi alle normative.

La notizia è di quelle che fanno rumore: le multe rilevate da autovelox non omologati sono da considerarsi nulle. E non si parla solo della sanzione in sé, ma anche della temuta decurtazione dei punti dalla patente. Secondo l’ordinanza n. 12924/2025, i dispositivi che si limitano a essere “approvati” non soddisfano i requisiti richiesti dal Codice della strada. In pratica, approvazione e omologazione sono due cose distinte, e servono entrambe per dare validità legale alle rilevazioni.

Perché è così importante questa distinzione? L’approvazione riguarda solo la conformità tecnica del dispositivo alle specifiche stabilite, mentre l’omologazione certifica che il prototipo dello strumento ha tutte le caratteristiche costruttive e funzionali essenziali.

Autovelox senza omologazione? Niente multa

Insomma, un autovelox può anche essere approvato dal punto di vista tecnico, ma se non è passato per l’omologazione ufficiale, la multa non vale. E questo vale anche se il dispositivo è stato regolarmente tarato: la taratura non può in alcun modo sostituire l’omologazione, lo ha chiarito nero su bianco la Corte.

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Autovelox senza omologazione? Niente multa – lecodellitorale

È interessante notare che la decisione della Cassazione non arriva dal nulla. Già nel 2015, con la sentenza n. 113 della Consulta, si era resa obbligatoria la taratura periodica degli autovelox. Ma adesso si va oltre: la sola taratura non basta più. Un autovelox deve essere omologato fin dall’inizio per poter essere usato per sanzionare. Una rivoluzione? Forse. Di certo, un bel grattacapo per molte amministrazioni locali.

E infatti, lo scorso marzo, il governo aveva provato a correre ai ripari con un decreto che limitava l’utilizzo dei dispositivi solo a quelli “vidimati” dal 2017 in poi. Il testo – che era stato persino inviato a Bruxelles – prevedeva lo spegnimento temporaneo degli apparecchi più vecchi, in attesa di renderli conformi.

Ma qualcosa si è inceppato e il provvedimento è stato sospeso. Nel frattempo, il ministro dei Trasporti Matteo Salvini ha chiesto all’ANCI un censimento dettagliato degli autovelox sparsi sul territorio. Un’operazione non da poco, se si considera quanti ne esistano e quanto siano diffusi anche nei comuni più piccoli.

La vera domanda, però, è: quanti di questi strumenti risultano davvero in regola? E soprattutto, quanti automobilisti potrebbero fare ricorso – e vincerlo – grazie a questa sentenza? Forse è il momento di guardare con occhi diversi al “bip” che sentiamo mentre superiamo un limite di velocità. Potrebbe non essere solo fastidioso… ma anche ingiustificato.

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