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Aprilia: cerimonie per il 79esimo anniversario dello sbarco alleato

In occasione del 79esimo anniversario dello sbarco alleato, ieri mattina si sono svolte le cerimonie commemorative ai Caduti della Seconda guerra mondiale. La giornata, inserita nel Circuito delle Manifestazioni dello sbarco di Anzio, ha visto i rappresentanti delle amministrazioni comunali di Aprilia, Lanuvio, Anzio e Nettuno omaggiare i caduti del conflitto mondiale che interessò questi territori. Il sindaco di Aprilia Antonio Terra, le Autorità Civili e Militari e le Associazioni Combattentistiche e d’Arma si sono ritrovati presso il monumento “Il Graffio della vita, sito all’incrocio tra via Genio Civile e via della Cogna in località Campo di Carne, per la consueta deposizione della Corona d’Alloro. Dopo l’intervento del primo cittadino di Aprilia, il corteo ha fatto tappa presso il Monumento al Tenente Eric Fletcher Waters e ai Caduti dello Sbarco Alleato in via dei Pontoni, località Buon Riposo, per poi proseguire la mattinata nel Comune di Lanuvio, Piazza Berlinguer, per la deposizione della Corona d’Alloro al Monumento ai Caduti.

“Questa giornata ricorda il sacrificio di tantissimi soldati che durante il conflitto della seconda guerra mondiale persero la vita in queste zone che furono teatro di scontri tra i più feroci dell’intero conflitto, è intervenuto il sindaco di Aprilia Terra, Aprilia, come ricordo sempre in occasioni pubbliche come questa, è nata sotto gli auspici della primavera, conobbe, però, giovanissima, un inverno piuttosto lungo che forgiò il carattere della nostra gente. La popolazione, recitano le motivazioni della Medaglia di Bronzo al Merito Civile conferita alla nostra Città nel 2001, sopportò gli enormi disagi con grande spirito di sacrificio e si adoperò instancabilmente nella difficile opera di ricostruzione. Una ricostruzione che vide impegnata tutta la comunità che seppe unire le forze per far risorgere dalle macerie una città piena di voglia di vivere che negli anni ha aperto le porte a tantissimi cittadini provenienti da regioni e paesi diversi. L’incontro e l’accoglienza sono state le migliori risposte agli eventi bellici, l’unione delle forze e la condivisione del dolore hanno indicato alle nuove generazioni la strada da seguire: una strada caratterizzata dai valori democratici, dalla solidarietà e della cooperazione pacifica. Valori che dobbiamo difendere oggi come hanno fatto in passato i nostri padri e le nostre madri. Valori che dobbiamo difendere oggi più che mai proprio quando tornano a risuonare forti gli echi della guerra. Il conflitto in Ucraina, come tutte le altre guerre che si continuano a combattere nel mondo, ci dicono che non dobbiamo mai abbassare la guardia e scegliere sempre la via diplomatica a quella militare. Questa giornata deve ricordarci il nostro dovere di apriliani, di italiani e di europei. Il dovere dell’impegno per costruire e ricostruire spazi comuni, capaci di unire. Il dovere della difesa degli ideali scolpiti nella nostra Costituzione. Il dovere di assicurare ai nostri figli e ai nostri nipoti un mondo migliore di quello che abbiamo ricevuto in consegna. Il dovere di costruire una casa europea capace di assicurare nel continente e nel mondo intero un futuro di sviluppo, di pace e di progresso per tutti. Nel ripercorrere, dunque, queste tappe dolorose della nostra storia, mi piace augurare ad Aprilia e anche alle altre Città di questo territorio, di riuscire a far tesoro di queste virtù che caratterizzarono i pionieri, i soldati che in queste terre persero la vita e tutti quei cittadini che contribuirono alla rinascita dei territori perché possano esser per noi guida nell’oggi e nel domani”.

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