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Editoriale

AL DOMIZIANO, LA CINA COME PASSATO FUTURO DEL CALCIO

13 luglio 2018
– “Quello di Domiziano è stato forse uno degli ultimi stadi costruiti in Italia e a Roma”. Con questa battuta ha iniziato il suo intervento Ivan Zazzaroni, direttore de Il Corriere dello Sport, che ha partecipato alla Tavola Rotonda “IL CONTRIBUTO ITALIANO ALLO SVILUPPO DELL’INDUSTRIA DEL CALCIO IN CINA” (promosso da Ital-Brand con il Comitato Nazionale Italiano Fair Play) sottolineando la complessità della nostra situazione, a fronte della essenzialità del sistema cinese e ricordando anche la necessità che si recuperi una vena di ottimismo ed entusiasmo per la nostra intrapresa, proprio attraverso lo sport. L’Evento, come annunciato, si è tenuto all’interno della meraviglia imperiale speculare a Piazza Navona, lo Stadio di atletica “more greco”, costruito in quattro anni nel primo secolo ed inaugurato nell’86. Il discorso di Zazzaroni si è poi focalizzato sulla necessità di fare sistema, citando l’esempio della Croazia, finalista ai mondiali di calcio, con soli quattro milioni di abitanti e con oltre la metà della squadra costituita da giocatori formati in Italia , adesso finalista per la Coppa del Mondo.
Prossima protagonista, che oggi si sta affacciando sul mondo calcistico, sarà proprio la Cina, ieri rappresentata dal “plenipotenziario” della Repubblica Popolare , Zhang Fan, insieme all’italiano Armando Soldaini, Presidente RomExpo , incaricato dal Governo per la promozione internazionale della China World Football Expo 2018, giunta alla seconda edizione e che sta lanciando il sistema calcio nel “continente cinese” , pianificando lo sviluppo delle infrastrutture e degli impianti sportivi , che saranno realizzati nelle città che superano il milione di abitanti. Il progetto di Ital-Brand per il Padiglione Italiano sarà realizzato in collaborazione con la Triennale di Milano, intervenuta con Alessandro Riccini Ricci in rappresentanza del Presidente Boeri, che ha sottolineato l’importanza dell’immaginario italiano e delle sue straordinarie valenze per ottimizzare la nostra competitività. A questo proposito il vice Presidente dell’Associazione Costruttori, Edoardo Bianchi, ha sottolineato che bisogna superare il limite tutto italiano di essere innamorati di riforme e progetti che, una volta definiti, ci si dimentica di realizzare, augurandosi diversamente una giusta sinergia per contribuire al successo del progetto cinese. Il Padiglione Italia, che vede già la partecipazione di numerosi espositori, sarà interamente pavimentato da erba sintetica di nostra produzione. Daniele Masala, plurimedagliato olimpico, ha ricordato come i cinesi, già nel 2500 a.C. avessero in uso un gioco con la palla e successivamente tra romani si diffuse un gioco simile: il romano Harpastum (documentato in un basso rilievo nello Stadio di Domiziano) ne conferma la storica popolarità proseguita con il Calcio Fiorentino. L’avvocato Laura Angelisanti ha annunciato la discesa in campo di Federformazione per dare ulteriore qualità all’intrapresa con la certificazione delle competenze. L’ex team manager della Nazionale A, Alessandro Pica, ha ricordato quanto siano importanti le qualità tecniche degli operatori, come i prof. Roberto Verna, Fabrizio Santangelo, Giarcarlo Pantaleoni, i presidenti di FIABA, Giuseppe Trieste e di ANFIM, Aladino Lombardi, depositari d’infinite esperienze nel campo della ricerca, del management, della sicurezza e dell’agibilità degli impianti. La folla degli operatori ed imprenditori intervenuti si è poi dedicata ad un erudito ed utile approfondimento proprio sullo straordinario Stadio voluto da Domiziano, il più antico e simbolico dei moderni “mall” nel mondo.
A conclusione i lavori, Ruggero Alcanterini, Presidente Comitato Nazionale Fair Play, ha detto che “noi italiani dovremmo essere orgogliosi del nostro passato e proporci nel nostro presente come sistema paese, come squadra virtuosa anche sul mercato cinese”.

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