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XVII GIOCHI OLIMPICI – ROMA 1960 – IL DOVERE COMPIUTO (16°) – GLI IMPIANTI, BELLI E A TEMPO DA RECORD. – Nota del Direttore –

Il C. O. R. si valse della consulenza tecnica del Prof. Ing. Cesare Valle del Ministero dei Lavori Pubblici e dll’Ing. Francesco Allegra, Segretario Generale dell’Istituto Nazionale Case per Impiegati dello Stato (I. N. C. I. S.), consultando, per i problemi più impegnativi che man mano affioravano, i migliori tecnici italiani .

Grande aiuto ebbe il C. O. R. soprattutto dall’allora Ministro dei Lavori Pubblici, Prof. Ing. Giuseppe Togni, che con passione, competenza e particolare dedizione riuscì a superare le enormi difficoltà di ogni momento .

Oltre al problema degli impianti sportivi e del Villaggio Olimpico, di cui si parla qui di seguito, il C. O. R., con la collaborazione del Ministero delle Poste e Telecomunicazioni e della Società Telefonica Tirrena, studiò e mise in atto tutta la rete delle comunicazioni e dei collegamenti telefonici, telegrafici e radio .

Allestì inoltre i vari Centri Stampa, opera di estrema complessità la cui attuazione richiese un periodo di oltre due anni e che risultò molto soddisfacente perché consentì, durante i Giochi, di informare la Stampa con una celerità in precedenza mai raggiunta .

Un altro settore che il C. O. R. ebbe cura di mettere allo studio in tempo e di attuare presso ogni impianto, fu quello delle segnalazioni visive ed acustiche al pubblico, segnalazioni che, grazie alla più moderna tecnica, misero in grado gli spettatori di conoscere, con estrema rapidità e chiarezza, i risultati delle gare non appena compilati dalle varie Giurie .

Ma forse la migliore soddisfazione per coloro che curarono gli impianti olimpici, è la constatazione, a Giochi conclusi, che gli impianti allestiti per il grande avvenimento costituiscono oggi viva attrazione per la gioventù romana che li frequenta entusiasta e memore del successo dell’Olimpiade di Roma.

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