Le chiavi sono strumenti che servono a stringere e allentare dadi, bulloni, viti e, in alcuni casi, addirittura tubi. A seconda dell’uso che se ne fa, ne esistono di modelli diversi: certi semplici come le classiche chiavi inglesi, altri più complicati, come le bussole.
Qui di seguito riportiamo i tipi più comuni di chiave, evidenziando non solo le caratteristiche fisiche e strutturali dello strumento, ma anche il funzionamento.
Regole generali per l’uso di bussole, chiavi inglesi, ad anello, ecc.
Ci sono alcune regole generali che devono essere tenute in considerazione quando ci si trova a usare qualunque modello di chiave, dai giratubi alle bussole.
Prima di tutto, per evitare di danneggiare gli elementi di fissaggio che si vogliono avvitare o svitare, bisogna fare attenzione alle dimensioni; devono essere adeguate al dado o alla testa del bullone su cui ci si appresta a operare.
Poi, quando si usa una chiave, è sempre consigliato fare movimenti di trazione piuttosto che di spinta. Spingendo, infatti, si corre il rischio di ferirsi in caso di scivolamento dello strumento, mentre con la trazione si ha più controllo.
Detto questo, possiamo iniziare a vedere i vari modelli di chiave.
Chiavi inglesi classiche
Sebbene sia possibile acquistarle singolarmente, solitamente le chiavi inglesi vengono vendute all’interno di set che ne contengono di più dimensioni diverse. Al contrario di altri modelli (come le bussole), la chiave inglese classica è caratterizzata dalla tipica forma biforcuta chiamata “a forchetta” che permette di avvolgere il dispositivo di fissaggio.
Queste chiavi sono molto resistenti e semplici da usare.
Chiavi ad anello
Questo strumento è caratterizzato da un manico alle cui estremità si trovano dei fori chiusi. Ogni foro è simile a un anello il cui interno presenta un profilo geometrico con sei o dodici rientranze che lo rendono il candidato ideale per quando si lavora con bulloni esagonali o dadi
Alcuni modelli hanno un manico sfalsato che consente alla mano di avvitare e svitare senza colpire gli ostacoli presenti sullo stesso piano su cui si trova il dado.
Chiavi combinate
Come suggerisce il nome stesso, la chiave combinata è una combinazione dei due modelli appena visti. Su un’estremità della chiave si trova la forchetta, sull’altra l’anello.
Nella maggior parte dei modelli, questi due elementi sono della stessa dimensione.
Bussole
Quando si lavora su macchinari complessi e si ha la necessità di avvitare o svitare molti elementi è bene affidarsi a strumenti più complessi ed efficienti che permettono di risparmiare tempo e fatica, come le bussole.
Le chiavi a bussola o a cricchetto sono uno strumento manuale che presenta una maniglia da un lato e un meccanismo dall’altro. Questo meccanismo permette di eseguire il movimento di avvitamento e svitamento senza dover ogni volta sollevare e riposizionare la chiave.
Al meccanismo (il cricchetto) vengono attaccate le bussole, cioè gli innesti che permettono alla chiave di fissarsi sopra la vite, il dado o il bullone. Queste bussole vengono vendute in set che ne contengono di varie dimensioni.
Cacciaviti a testa cilindrica (o “con bussole”)
Questi cacciaviti presentano un’estremità tubolare che, proprio come le bussole precedenti, permette di accogliere l’elemento di fissaggio e di trasmettergli il movimento.
In alcuni casi, questi elementi tubolari possono essere intercambiabili.
Chiavi a brugola
Sono quelle che si trovano quando si acquistano dei mobili IKEA (ed è anche il nome della loro raccolta punti). Hanno una tipica forma a “L” e assomigliano a delle piccole mazze da hockey con una sezione esagonale.
Una delle estremità va inserita nelle apposite fessure sulla testa di viti e bulloni. L’altra serve per impugnare la chiave e girare in senso orario o antiorario.
Chiavi svedesi
Dette anche “giratubi”, queste chiavi sono le uniche regolabili.
Presentano due ganasce dentellate: una è fissa, l’altra mobile. Proprio questa caratteristica gli permette di adattarsi alle varie dimensioni dei tubi.
