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Torna I colori della poesia a Pomigliano

Tre scrittori per una terapia dell’anima. Una terna di grandi autori, ha preso parte alla rassegna letteraria promossa dall’associazione culturale I colori della poesia con Fragilità, la mostra pittorica organizzata dall’artista Rosanna Iossa negli spazi storici del palazzo dell’Orologio e patrocinata dall’assessorato alla cultura.

Giuseppe Montesano, proposto per il premio Nobel per la letteratura; Titti Marrone, firma del quotidiano il Mattino e Antonella Cilento, punto di riferimento della narrativa nazionale

Gli scrittori, intervenuti hanno presentato le loro ultime pubblicazioni:

  • “Meglio non sapere (Feltrinelli editore)” per Titti Marrone, che ha dialogato con Margherita Romano docente di lettere;
  • “Tre modi per non morire (Bompiani)” per Giuseppe Montesano, che ha dialogato con Annamaria Pianese presidente dell’associazione;
  • “Di soli uomini il bosco può morire (Aboca Edizioni)”, di Antonella Cilento che ha dialogato con l’imprenditore e scrittore Mario Volpe noto per i suoi racconti d’avventura e per aver fondato per l’associazione la rivista culturale Alma magazine.

Il pubblico ha risposto con entusiasmo a tutti gli incontri, arricchiti da una performance artistica di Rosanna Iossa che simbolicamente ha marchiato con un timbro dalla dicitura “siamo fragili” tutti i presenti alla rassegna. La valenza simbolica del gesto eseguito in occasione della presentazione del libro di Titti Marrone sui campi di sterminio nazisti e sulla figura di Sergio De Simone il primo bambino napoletano deportato, è stato un ulteriore spunto di profonda riflessione.


Riflessione ricalcata anche dalla narrazione di Giuseppe Motesano che nel raccontare di Dante, dei greci e dei poeti maledetti si è reso oratore di una strepitosa e coinvolgente lectio magistralis sui libri e la lettura, sottolineando l’importanza -per il lettore- d’impiegare il proprio tempo in letture di qualità. Come di qualità sono state le sensazioni gastronomiche, offerte dall’associazione, che anno allietato la chiusura dell’appuntamento.

Non solo scrittura: arti visive, gastronomia e letture affidate alle voci Giovanna D’Agostino, Caterina Esposito e Domenico Buonanno, ma soprattutto le dolci note del flauto del maestro Ferdinando Pirone del Liceo musicale Paisiello di Pomigliano, che hanno accompagnato il viaggio letterario nella foresta di Cuma – con i suoi risvolti storici e naturalistici – raccontato da una straordinaria Antonella Cilento.

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