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Storta va, deritta vene ?

Vi ricordate il putiferio intorno alle delibere del Sindaco Marino sulle limitazioni al traffico per il Centro Storico di Roma?

Quelle erano legate all’idea di restituire la Città al godimento dei pedoni, sottraendo al caos veicolare e allo smog strade e piazze che furono dei Cesari . E adesso ?

Grazie alle imprese criminali della “Banda ISIS”, per la sicurezza da ogni forma di attentato, si provvede a bloccare, ad aggiungere divieti di sosta, in attesa di forme interdittive meno blande . Cosa dire, forse non tutti i mali vengono per nuocere e il detto relativo alla “ruota che gira”, storta va, deritta vene, potrebbe avere un senso utile e pratico. Ma già questa mattina è stato segnalato il volo sospetto di un drone sul Vaticano.

Dunque, cosa accadrà per ogni forma di manifestazione con assembramenti, detenzione di oggetti potenzialmente pericolosi? Cosa si farà per maratone e adunate ciclistiche?

Cosa ci inventeremo per evitare che qualcuno passeggi con cinture sospette sotto o sopra i vestiti ?

Cosa si farà per bloccare le irresistibili pulsioni di black bloc e tifosi violenti?

Penso che ne vedremo e subiremo delle belle, ma intanto suggerirei la bonifica delle centinaia se non migliaia di situazioni comunque inaccettabili, fatte di rifiuti senza padrone, sospettabili tanto quanto trolley abbandonati nelle stazioni, nei sottopassaggi, sulle banchine del Tevere, parchi urbani e anfratti nelle mura … Restituiamo la serenità a tutti, ma proprio a tutti, compresi gli eritrei della ex Federconsorzi in Piazza Indipendenza, sedotti dai campioni dell’accoglienza quattro anni fa e abbandonati dai campioni dell’indifferenza, illusi dal vivere nell’isola che non c’è e poi costretti ad essere testimoni dell’insicurezza e del disagio, oggi becchi e bastonati, allo sbando senza meta…

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