Stipendi in Italia, se hai frequentato questa Università hai maggiori possibilità di guadagnare tantissimo

Immagina di camminare per il campus di una delle università private più prestigiose d’Italia. Il sole filtra attraverso le vetrate, i corridoi sono animati da studenti che si scambiano opinioni sui corsi, e l’atmosfera è quella di un mondo dove l’istruzione si fonde con il lusso e le opportunità.
Questa scena potrebbe essere quella della Bocconi, ma anche di altri atenei privati come la LUISS o la Cattolica. Ma la domanda è: quanto costano davvero queste università? E soprattutto, chi può permettersi di frequentarle?
Il costo delle università private italiane: un investimento per il futuro?
Partiamo dalla Bocconi, uno degli atenei più noti e ambiti in Italia. Con una retta che può arrivare a 16.700 euro all’anno per i corsi di laurea triennali, non è certo una scelta economica per tutti. Eppure, nonostante le cifre elevate, la Bocconi non è solo per i “ricchi”. Ogni anno, un numero considerevole di studenti riesce a entrare grazie a borse di studio e agevolazioni. Questo permette anche a chi ha meno disponibilità economica di accedere a una formazione di altissimo livello.
La Bocconi, famosa per il suo ambiente competitivo e innovativo, offre uno dei ritorni economici più alti tra i laureati. Un “bocconiano” appena laureato guadagna mediamente 38.390 euro all’anno, con punte che salgono a 66.638 euro dopo i 45 anni. La sua posizione nel mondo accademico italiano ed internazionale fa sì che l’investimento sulla retta universitaria sia spesso ripagato con salari molto più alti rispetto ad altri atenei.
Le università private più costose in Italia: quando la retta è un ostacolo
Se la Bocconi è una delle università più care, non è certo l’unica. Le lauree magistrali in medicina presso atenei privati come la Humanitas University di Milano o l’Università Cattolica del Sacro Cuore di Roma arrivano a costare rispettivamente 23.000 euro e 18.000 euro all’anno.

Tasse universitarie che vengono calcolate in base al reddito familiare, ma che comunque possono risultare proibitive per molti studenti. La medicina, infatti, è uno dei corsi di laurea con i costi più alti, ma è anche uno dei percorsi che garantisce i ritorni più sostanziosi a livello di stipendio.
Non si può ignorare che la retta universitaria possa rappresentare un ostacolo, ma non sempre è necessario spendere cifre esorbitanti per ottenere un buon futuro professionale. Ad esempio, la LUISS Guido Carli di Roma ha una retta che supera i 12.000 euro annui, una cifra comunque alta ma inferiore rispetto ad altre università private. Anche l’Università IULM, che offre corsi triennali in linguistica e comunicazione, ha rette che arrivano a un massimo di 8.556 euro all’anno, un importo certamente più accessibile rispetto agli atenei più prestigiosi, ma che comunque non è una cifra da sottovalutare per molte famiglie.
Università pubbliche: una scelta a basso costo, ma anche con i suoi compromessi
La domanda che molti si pongono è se vale la pena investire in un’università privata, quando ci sono opzioni pubbliche molto meno costose. Gli atenei statali italiani offrono rette decisamente più basse, che si aggirano intorno ai 1.000-2.000 euro all’anno.
Tuttavia, gli studenti delle università pubbliche devono spesso fare i conti con ambienti affollati, aule sovraffollate e una maggiore difficoltà nel reperire posti nei corsi. Eppure, le università pubbliche italiane sono tra le migliori in Europa, come dimostrano gli stipendi medi degli ex studenti delle università del sud, che raggiungono comunque cifre di tutto rispetto.
Infine, se la retta di un’università privata può sembrare un peso iniziale, è importante ricordare che molti laureati riescono a ripagarsi l’investimento grazie a posizioni lavorative ben retribuite. D’altronde, come si dice, “la salita è dura, ma quando arrivi in cima il panorama è fantastico”. E per chi sogna di diventare ricco, la laurea può essere davvero la chiave per aprire le porte del successo.
Non solo università private: anche gli atenei statali possono portare al successo
Per guadagnare bene, però, non bisogna per forza andare in un’università privata. Ci sono anche atenei statali che, dopo anni di gavetta, assicurano stipendi superiori ai 60.000 euro all’anno. Alcuni esempi? L’Università Mediterranea di Reggio Calabria, l’Università di Brescia e la Seconda Università di Napoli, che fanno parte di questa categoria.

Anche i Politecnici del Nord, come quelli di Milano e Torino, sono in cima alla classifica, con i laureati che guadagnano più di 55.000 euro all’anno. I laureati della Sapienza di Roma, invece, percepiscono mediamente circa 53.000 euro all’anno. Se guardiamo a tutto, è evidente che le università del Nord Italia sono quelle che offrono i salari più alti ai loro laureati.
Le lauree che fanno diventare ricchi
Se l’obiettivo è diventare ricchi in Italia, la laurea in medicina resta una delle scelte più redditizie. Tra il numero chiuso e la continua fuga dei camici bianchi, questa professione è tra le più pagate. Un chirurgo in Italia può guadagnare tra i 200.000 e i 70.000 euro all’anno, a seconda della specializzazione e dell’esperienza.
Tuttavia, in Europa, le retribuzioni per questa professione sono significativamente più alte. Negli Stati Uniti, un neurochirurgo può arrivare a guadagnare tra i 500.000 e i 700.000 dollari l’anno.
Quindi, chi punta a diventare milionario in Italia, potrebbe dover scegliere tra medicina (e trasferirsi all’estero) o giurisprudenza, puntando a diventare notaio. Con uno studio ben avviato, il conto corrente di un notaio può arrivare ad aumentare anche di 250.000 euro l’anno.
Le lauree in ingegneria sono un’altra via verso il successo. Guardando i 100 uomini più ricchi del mondo, scopriamo che il 22% ha scelto questa facoltà. Tra questi c’è anche Jeff Bezos, fondatore di Amazon. Le specializzazioni più richieste e remunerative in ingegneria al momento sono quelle legate all’intelligenza artificiale e all’informatica, con stipendi che possono arrivare anche a 12.000 euro al mese.
Altra opzione è il campo dell’economia, ma i guadagni davvero elevati arrivano solo per chi diventa imprenditore, amministratore delegato, top manager o direttore di banca. Per chi desidera un ulteriore passo in avanti nella propria carriera, il Master in Business Administration (MBA) è la scelta giusta.
Se fatto in università prestigiose come Harvard o Stanford, il costo può superare i 150.000 dollari, ma le opportunità di guadagno sono altrettanto elevate. Un MBA apre le porte a posizioni di alto livello nel mondo del business, dove i guadagni possono decollare molto rapidamente.
Come si può notare, la strada verso il successo economico può essere percorsa con una laurea in diverse discipline. Tuttavia, è evidente che scegliere l’area giusta e, se necessario, considerare anche le università più prestigiose può fare la differenza nel raggiungimento degli obiettivi professionali e finanziari.