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SOGNO DI UNA NOTTE DI MEZZA ESTATE dal 3 al 19 febbraio Teatro Arcobaleno

Al Teatro Arcobaleno, dal 3 al 19 febbraio 2023, “Sogno di una notte di mezza estate” di William Shakespeare adattamento e regia di Francesco Polizzi con: Francesco Polizzi, Roberta Anna, Andrea Lami, Talia Donato, Benedetta Nicoletti, Vincenzo Iantorno. Scritto su commissione come augurio per nobili nozze, la commedia, oltre che un vero miracolo teatrale, è forse la più sfuggente e onirica tra quelle di Shakespeare. Le parole del drammaturgo ci deliziano con le baruffe amorose di tre coppie d’innamorati condotti in un vortice farsesco, iniziando gli spettatori ai misteri esoterici dell’amore, all’irrealtà del mondo e del senso comune e alla superiore verità del mondo dei sogni. Il meccanismo teatrale prende avvio dalla contrapposizione di due mondi: la città, luogo apollineo della legge, ma anche del conformismo, dove il matrimonio è contratto tra famiglie e l’amore passionale è bandito e il bosco, al di fuori delle mura della legge e suo risvolto dionisiaco, dove la libera passione governa uomini e dei. Ma perché i due mondi possano riconciliarsi, e gli innamorati scoprire l’amore come superiore armonia di opposti, e perché anche gli spettatori della commedia ottengano l’agognato lieto fine, si dovrà passare per il culmine del caos e della disarmonia.

Durante i preparativi del matrimonio tra Teseo, duca di Atene, e Ippolita, regina delle Amazzoni, scoppia il dissidio tra i giovani Lisandro e Demetrio, innamorati della stessa donna: Ermia, la quale però, ama solo Lisandro, mentre la sua amica Elena è innamorata di Demetrio. Da questa asimmetria amorosa nascerà una fuga e un inseguimento che li porterà in un bosco, luogo di mistero, di smarrimenti e incanti, di invisibili presenze, di folletti e spiriti maliziosi, al di fuori della rassicurante città degli uomini. Nel bosco incantato le due coppie si smarriranno nel buio delle loro schermaglie amorose, che si intrecciano a quelle di Oberon, re degli elfi, e di Titania, regina delle fate. Nel frattempo, nel bosco una compagnia di artigiani si sta dando da fare per mettere in scena una rappresentazione teatrale sul tema di Piramo e Tisbe per festeggiare il matrimonio. Da questo intricato intreccio i movimenti e le passioni degli innamorati si avviluppano in nodi assurdi e si dipanano d’incanto, disegnando gli arabeschi d’un “sogno” apparentemente insensato, in realtà governato dal capriccio d’Amore.

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