Roma, la Polizia interviene e blocca i ladri di pnenumatici sul Raccordo: utilizzata la tecnica della safety car di Formula 1

Sembrava una scena da film, invece è successo tutto in pieno giorno, sul Grande Raccordo Anulare. Due uomini a bordo di una Fiat 500, appena fuggiti dopo aver smontato le quattro ruote di una Smart nel quartiere Fleming, si sono trovati improvvisamente circondati. Nessuna sirena, nessuna corsa a folle velocità. Solo una strategia studiata a tavolino, che ha trasformato una normale operazione di polizia in una manovra degna delle piste di Formula 1.
I protagonisti dell’azione sono stati i falchi della Squadra Mobile e la Polizia Stradale, che da giorni monitoravano movimenti sospetti nella zona nord della Capitale. Il colpo, messo a segno in pochi minuti, non è passato inosservato: i ladri avevano appena caricato le ruote sottratte e alcuni altri oggetti nel bagagliaio, ignari di essere seguiti. A quel punto, la sala operativa ha attivato un piano insolito ma efficace: il “gioco della safety car”.
La tecnica della “safety car”: come fermare i ladri senza rischi
Chi frequenta le gare automobilistiche conosce bene la scena: la “safety car” entra in pista, rallenta il gruppo e neutralizza temporaneamente la corsa. Ed è esattamente quello che è accaduto: una pattuglia della Stradale si è inserita nel traffico sul GRA, poco prima del passaggio dell’auto sospetta, rallentando progressivamente la marcia dei veicoli dietro di sé. Niente inseguimenti, niente sorpassi azzardati. Solo un controllo apparentemente di routine che ha permesso di bloccare i fuggitivi senza mettere in pericolo nessuno.

Dentro la Fiat 500, oltre alle quattro ruote della Smart, gli agenti hanno rinvenuto anche altri oggetti rubati e una piccola quantità di sostanze stupefacenti. Per i due uomini – entrambi con precedenti – sono scattate le manette con l’accusa di furto aggravato. La loro posizione è ora al vaglio dell’autorità giudiziaria, ma intanto l’episodio riaccende l’attenzione su un fenomeno tutt’altro che isolato.
Controlli e furti in città: i numeri dietro l’operazione
Roma, come altre grandi città, sta facendo i conti con un aumento di furti su auto in sosta e nei garage condominiali. I pneumatici, soprattutto quelli montati su city car e SUV, sono ormai diventati merce di scambio nel mercato nero. Facili da smontare, veloci da piazzare e spesso introvabili nei canali ufficiali. La tecnica usata dai ladri fermati al Fleming non è nuova, ma si è affinata con il tempo: entrano in azione di notte o all’alba, operano in coppia e puntano sempre su veicoli “comodi”.
Proprio per questo la Questura di Roma ha intensificato i controlli mirati, con pattugliamenti a orari variabili e personale in borghese nei quartieri residenziali. L’obiettivo è prevenire i furti prima ancora che vengano messi a segno, tracciando spostamenti sospetti e agendo in tempo reale. Come in questo caso, dove il coordinamento tra gli agenti ha fatto davvero la differenza.
Restano, però, alcune domande sul perché episodi del genere continuino ad accadere con una certa regolarità. Cosa spinge ladri esperti a rischiare tutto per un bottino da poche centinaia di euro? E quanto è difficile per una metropoli come Roma blindare il proprio tessuto urbano contro questo tipo di reati? Intanto, almeno per oggi, il Raccordo ha visto scendere in pista una “safety car” diversa dal solito, ma non per questo meno efficace.