Una domenica da incubo per migliaia di romani rimasti all’improvviso senza luce e senza acqua: ecco cos’è accaduto in diversi quartieri

Hai mai vissuto una giornata in cui ogni cosa sembra andare storta, una di quelle dove anche il minimo imprevisto diventa insormontabile? Immagina tutto questo amplificato dal caldo afoso di fine giugno, e senza la possibilità di accendere neanche un ventilatore.
È quello che è successo ieri a Roma, in diversi quartieri del Municipio XIV e del Municipio XV. Un’intera zona della città è rimasta improvvisamente senza energia elettrica e senz’acqua, per diverse ore. E no, non si è trattato di un semplice blackout passeggero.
Tutto è iniziato nella tarda mattinata, con un guasto improvviso alla cabina elettrica che serve l’impianto idrico di Ottavia, precisamente nella zona di Lucchina, nei pressi della stazione ferroviaria. A confermare l’anomalia è stata Acea stessa, che ha pubblicato una breve nota sul proprio sito:
“A causa di un guasto improvviso presso la cabina elettrica a servizio dell’impianto idrico Ottavia, si stanno verificando abbassamenti di pressione e/o mancanze d’acqua nel Municipio XIV e nel Municipio XV del Comune di Roma”.
Romani senza acqua e corrente: disagi e cittadini infuriati
In poche parole, le pompe che spingono l’acqua nelle condutture non hanno più funzionato. E senza pressione, la rete idrica è collassata in diverse zone. Un effetto domino che ha colpito duramente quartieri come Ottavia, Monte Mario, Trionfale, alcune zone sulla Cassia, e ancora più a nord, verso via Ipogeo degli Ottavi.

Migliaia di famiglie sono rimaste con i rubinetti a secco e con l’elettricità che andava e veniva. E non è difficile immaginare i disagi. I commenti e le segnalazioni si sono moltiplicati rapidamente sui social: una vera e propria ondata di lamentele, richieste di chiarimenti e anche qualche provocazione.
“Se si rompono i miei elettrodomestici per questi bassi di tensione, me li paga qualcuno?” ha chiesto ironicamente un residente di via Achille Mauri. Tra i CAP interessati dall’interruzione ci sono stati 00135, 00123, 00136, 00138, 00166, 00167, 00168 e 00189. Un’area vasta e densamente popolata.
E il disagio non ha risparmiato neppure strutture sensibili come ospedali e residenze per anziani, per cui Acea ha attivato un servizio straordinario di rifornimento con autobotti. Le immagini condivise online raccontano più di tante parole: candele accese in pieno giorno, bambini sudati sulle scale, anziani alle prese con l’impossibilità di farsi una doccia.
In certi casi, è mancata anche la connessione internet e i telefoni fissi, rendendo ancora più complicato ogni tentativo di comunicazione o richiesta d’aiuto. Per chi era in smart working, la giornata è finita ancor prima di iniziare.
La corrente ha iniziato a tornare solo nel tardo pomeriggio, con una certa gradualità. In alcune strade il servizio è ripreso a singhiozzo, con ulteriori calo di tensione anche in serata. L’acqua ha impiegato ancora di più per tornare alla normalità, soprattutto nei piani alti. E oggi molti si domandano quanto siano realmente affidabili le infrastrutture di una capitale che si blocca così facilmente per un singolo guasto tecnico.
Questo episodio, purtroppo, non è isolato. In una città già messa alla prova da strade dissestate e trasporti in affanno, anche la rete idrica e quella elettrica sembrano ormai camminare su un filo. Basta poco, pochissimo, per mettere in ginocchio interi quartieri. E viene da chiedersi: siamo davvero pronti ad affrontare l’estate se il sistema non regge nemmeno una giornata di caldo intenso?
Intanto, chi vive tra Ottavia e Monte Mario spera solo che non succeda di nuovo. Anche perché, quando resti al buio e senz’acqua, ti accorgi subito di quanto certe cose – che diamo sempre per scontate – siano in realtà essenziali. Più dell’aria condizionata o del frigorifero pieno, ciò che davvero manca è la sicurezza che tutto funzioni come dovrebbe.