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Riflessioni del Direttore – Scomparsi

SCOMPARSI – Infuria la polemica sulle ONG che trasferiscono quotidianamente migliaia di esseri umani da un continente all’altro e in particolare dalla Libia all’Italia, secondo una inesorabile legge del contrappasso, rispetto alle nostre imprese coloniali e alla migrazione italiana in Africa nel secolo scorso. Ho la sensazione che l’Italico Stivale, da sempre proteso come un pontile nel Mediterraneo, attenda fatalisticamente la catastrofe biblica, che rischia di divenire ingovernabile, oltre il limite estremo delle capacità di assorbire il fenomeno e di venirne travolto. Ma quel che è più sconcertante è che si accolga come cosa quasi scontata la notizia della scomparsa di 28 mila minori migranti nel 2016 sul territorio del nostro Paese. Eppure, sappiamo benissimo quanto sia delicata e fondamentale la difesa dei diritti di coloro, che sono i più fragili in assoluto della collettività. I dati, nei dettagli, sono stati diffusi ieri dal Commissario straordinario del Governo per le persone scomparse, Vittorio Piscitelli, che ha presentato al Viminale la sua sedicesima relazione semestrale sul fenomeno, per cui i minori stranieri non accompagnati scomparsi crescono del 27,94%, passando da 21.881 a 27.995. Su base annua l’incremento diventa del 44,84%: dai 18.360 del 31.12.2015 ai 27.995 del 31.12.2016.
“Colpisce l’entità dell’aumento che sfiora il 23%; un dato che va letto con riferimento all’aumento dei flussi migratori nel 2016 – ha sottolineato il sottosegretario all’Interno Domenico Manzione, intervenuto alla presentazione – e che riguarda, per l’80% dei casi, minori non accompagnati”.
La freddezza dei numeri sembra quasi la somministrazione una crioterapia, di un tentativo cinico di ridurre l’effetto emotivo di un fenomeno gravissimo ,che si accompagna a quello comunque inquietante dell’esodo dall’Africa, effetto calcolato o conseguenza catastrofica dei comportamenti pelosi o irresponsabili di chi compie azioni rapina o scellerate operazioni di guerra nel Continente Africano. Ieri, a Milano, Obama ha parlato di cibo e ambiente, di egoismi economici/industriali e del riscaldamento del clima, ma ha di fatto ignorato che molte delle nostre disgrazie derivano proprio dalla gestione inadeguata della politica dei potenti, lui compreso, di fronte ad un mondo sempre più piccolo e globalizzato, piuttosto nel male che nel bene.
Ma voglio tornare alle vittime innocenti della nostra inadeguatezza:
SCOMPARSI
Ancora tende la pargoletta mano
Il bambino che viene da lontano
Che da solo attraversa le dune e l’onde
Ma non sa con chi andrà e onde
Quel popol di piccoli venduti
Da e a chi di lor si son pasciuti
Occhio non vede e neppur duole
Prima ti salvo e poi ti nego amore
Dove finiscon quelle storie brevi
Se non nell’orror degli atti estremi
Se non nelle coscienze di miopi e ciechi
Che le lascian sparire tra sordidi e biechi
Oscuro l’orrido che ingoia speranze
Vocine lontane d’inascoltate istanze
Questa la storia d’inaudita memoria
Questa la vergogna di chi non ha gloria.

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