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Problema generazionale nella politica USA

C’è un problema generazionale nella politica USA. Le recenti elezioni di Mid Term non hanno sfornato indicazioni chiare circa il possibile andamento delle prossime presidenziali, che avranno luogo nel 2024. Attualmente l’unico fatto interessante è il declino di Donald Trump. La sua retorica incendiaria ha stancato buona parte dell’elettorato repubblicano.

Che le cose stiano proprio così è testimoniato dalle sconfitte subite dai suoi candidati, il che ha permesso ai democratici di conservare la maggioranza al Senato, e di cedere ai repubblicani la Camera con un margine molto ridotto. Nonostante i sondaggi, non c’è stata alcuna “onda rossa” (repubblicana), mentre il Partito democratico si trova ora in una posizione migliore di quella ipotizzata dai sondaggisti.

Occorre però tener conto di una situazione curiosa. A giocarsi la presidenza tra due anni potrebbero essere due “anziani”, nel senso anagrafico – e non metaforico – del termine. Joe Biden avrà infatti 82 anni nel 2024, ma ha annunciato la sua intenzione di ricandidarsi per il secondo mandato.

In effetti l’attuale presidente ha ottenuto successi, soprattutto in politica estera, grazie alla sua grande esperienza politica maturata in decenni di presenza a Washington. Per ora non ha avversari di peso e in grado di infastidirlo. Proprio per questo la sinistra democratica (che è contraria alla sua ricandidatura) propone di indire delle primarie serie. Magari sperando che esse facciano emergere una personalità nuova, com’era avvenuto con Barack Obama nel 2008.

Invece Donald Trump ha annunciato ufficialmente che si candiderà, nonostante lo smacco subito nelle elezioni di Mid Term e gli innumerevoli guai giudiziari che lo vedono coinvolto. A scandalizzare è soprattutto il suo comportamento durante l’assalto al Campidoglio del 6 gennaio 2021. Non ha condannato le violenze di quel giorno, e molti pensano che il tycoon sia stato complice di un atto eversivo, accusa infamante per chi aspira alla Casa Bianca.

Come per Biden, occorrerà appurare se il Partito repubblicano gli darà semaforo verde, e le sue prospettive in questo senso non sono incoraggianti. Tra l’altro nel campo repubblicano un candidato alternativo forte c’è. Si tratta di Ron DeSantis che ha solo 44 anni.

In ogni caso, come dianzi accennavo, non si può escludere che nel 2024 il duello presidenziale veda coinvolti l’82enne Joe Biden, e il 78enne Donald Trump. Due “vecchietti”, per l’appunto. Uno scenario insolito per gli Stati Uniti, quasi da “fantapolitica”.

Michele Marsonet

Filosofo, Professore di filosofia della scienza e metodologia delle scienze umane, Presidente del dipartimento di filosofia e vicerettore per le relazioni internazionali dell’Università di Genova

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