Esser portatore di handicap oggi è diventato ancor più difficile. La sanità italiana ha sempre più ridotto i diritti esigibili. Ora impariamo dal mercato che per guadagnare risulta esser più facile e remunerativo diminuire le quantità più che aumentare i prezzi. Stessa cosa nella sanità. Purtroppo non solo per i disabili. Per tutti.
PORTATORE DI HANDICAP OGGI
Portatore di Handicap Oggi è diventato molto molto difficile. Occorre non dimenticare che i disabili rappresentano anche le problematiche presenti o future che tanti raggiungono con l’avanzare degli anni. Il panorama della disabilità è estremamente variegato e presenta varie categorie. Spesse volte queste persone sono bollate dagli incompetenti come “Falsi Invalidi” (Effetto DUNNING-KRUGER). Non si nega che a volte nel panorama italiano il trucco, la malversazione e l’imbroglio purtroppo sono diventati ormai pratica abituale. Anche i media girano il coltello nella piaga facendo credere che i Disabili vivano una vita “semplificata” approfittandone anche “abusivamente” mentre la realtà è da sempre (e oggi ancor più) ben differente. Le pensioni dei disabili, sia di base sia di accompagnamento, sono molto inferiori alla media europea e non sono capaci di assicurare una vita adeguata. Gli articoli della Costituzione Italiana del 1948 tutelano varie situazioni e sebbene sia la legge più alta nella gerarchia delle fonti giuridiche italiane, spesse volte viene abilmente “aggirata”. Gli articoli in questione sono i numeri seguenti:
Art. 2; Art. 3; Art. 24; Art. 32; Art. 34 e soprattutto, in concordanza con i precedenti, l’Art. 38.
Questi articoli sono stati “ridimensionati” con successive normative volte a determinare i requisiti di accesso ai benefici.
La crisi attuale
Attualmente con gli sconvolgimenti che si stanno vivendo (Pandemia, Guerra Russo-Ucraina, carenze energetiche) il Neo-Liberismo inizia a scricchiolare. Il fine ultimo del capitalismo risiede nel guadagno attraverso l’incremento delle vendite, ma già molti economisti avvisano che il futuro tende fortemente a rallentare. Fino a quando vi è stata una sorta di “equilibrio” fra gli stipendi e la richiesta del mercato (anni 1960 ⸟ 2000) il consumismo ha funzionato in maniera equilibrata tra “produzione, vendita e consumo di beni” con relativo utile/guadagno. Il mercato è aumentato di dimensioni ma la popolazione non ha maggiorato il proprio potere economico. L’acquirente allora non sarà poi più in grado di soddisfare le richieste dell’offerta. Si verificherà la tanto temuta “stagnazione”. Tutto fermo.
La pubblicità e i Media
La pubblicità ci mostra irreali famiglie felici. I film ci mostrano semplici impiegati che vivono in suite con vista sul Colosseo. I Media in generale propinano una sottile sotterranea aporafobia, il rifiuto e l’odio per la povertà e quindi per il povero. Si è persa la Dimensione Umana la capacità di distinguere un Essere Umano da un Oggetto. Dando più valore all’inanimato. La politica anche è in completo subbuglio.
Un poco come RAPA NUI, l’isola di Pasqua: a furia di tagliare alberi forse per costruire volti di pietra
non è rimasto più niente, solo i silenziosi idoli stessi. Monoliti di roccia.
Arturo CAMPANILE
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