I risultati investigati della Procura della Repubblica di Rieti che hanno portato alla pubblicazione dei 27 nomi delle persone a vario titolo indagate per reati che spaziano dall’associazione a delinquere e transitano per la corruzione, la turbata libertà degli incanti, la truffa alle assicurazioni e approdano all’abuso di ufficio, incoraggiano anche l’azione legale, intrapresa in sede penale da i Sig. Roberto Lucandri e dagli eredi del Sig. Mario Nicoletti.
Infatti pende anche un’altra indagine, che vede indagato il Sig M.F., che peraltro era stato attinto da una misura cautelare degli arresti domiciliari, revocata dal Tribunale del riesame di Roma con conferma però del sequestro dei beni e con la pesantissima accusa di associazione a delinquere.
E’ lo stesso M.F che nel procedimento per malattia professionale del sig. Lucandri, sentito dal Giudice del Lavoro del Tribunale di Rieti, in funzione di Magistratura del lavoro, aveva escluso l’esposizione, bontà sua essendo egli il diretto responsabile, e il Tribunale del Lavoro della città reatina ha dato credito alle sue affermazioni, e la conseguenza è stato il rigetto della richiesta di condanna dell’INAIL alla costituzione della rendita.
L’INAIL di Rieti continua a negare il riconoscimento dei due casi di mesotelioma quali malattie professionali e, per tali ragioni, l’Avv. Ezio Bonanni preannuncia la richiesta di incontrare il direttore della sede di Rieti per chiedere delucidazioni sulle ragioni per le quali, nonostante la conclamata presenza di materiali di amianto all’interno dell’ospedale di Rieti e l’aerodispersione delle polveri e fibre che ne è derivata e che ha causato tali patologie, in particolare i casi di mesotelioma, i casi stessi non vengano riconosciuti.
L’Osservatorio Nazionale Amianto confida che anche per quanto riguarda le istanze di giustizia dei signori Lucandri e Nicoletti ci sia al più presto la chiusura delle indagini con le determinazioni di giustizia e nel caso in cui si disponesse la richiesta di rinvio a giudizio, l’Avvocato formalizzerà la costituzione di parte civile per il risarcimento dei danni e anche l’ONA si costituirà per sostenere le ragioni delle vittime di cui l’associazione è rappresentativa.
“Confidiamo nella pronta chiusura delle indagini. Presso l’Ospedale di Rieti è stato presente amianto fino ai tempi più recenti, anzi, le bonifiche non sono ancora terminate e purtroppo a farne le spese sono i dipendenti”, dichiara l’Avv. Ezio Bonanni, presidente Osservatorio Nazionale Amianto.