La ricerca della cura per il mesotelioma è in continua evoluzione ed oggi ci soffermeremo proprio su alcuni interessanti risultati a tal proposito.
Il mesotelioma è una delle patologie asbesto correlate più temute, da anni è oggetto di studi per cercare una cura efficace rispetto alla tradizionale chemioterapia che non sempre si rivela la scelta più adatta.
Entrando nel dettaglio possiamo scoprire che tale patologia non è altro che il tumore del mesotelio e quest’ultimo corrisponde alla membrana che riveste alcuni organi del nostro organismo come cuore, ovaie e polmoni.
Il tumore del mesotelio, o più comunemente chiamato mesotelioma è uno dei tumori da amianto più diffusi che ogni anno causa la morte di circa 6.000 persone che per cause professionali e non, sono stati esposti a fibre di amianto.
Come affermato in un precedente articolo, il cancro al mesotelio si sviluppa a causa dell’incompatibilità delle fibre di asbesto all’interno dei nostri tessuti, esse infatti rompono le membrane dei nostri organi per subentrarne all’interno, senza però avere più la possibilità di uscirvi a causa della loro forma e dimensione.
Da quel momento in poi le fibre di asbesto scatenano un meccanismo di infezione che attacca le nostre cellule e lascian si che il tumore si sviluppi.
I risultati delle ricerche ancora più recenti condotte dal Technion (anche detto Israel Institute of Technology), in collaboazione con l’istituto Langone di New York, gli esperti hanno determinato la natura dell’enzima che probabilmente favorisce l’insorgenza della malattia.
L’enzima in questione si chiama enzima eparanasi e sarebbe la principale sostanza che determina la crescita del tumore e che aiuta le fibre di amianto a rompere le pareti del mesotelio.
La scoperta dell’enzima eparanasi come elemento scatenante della crescita del tumore è sensazionale, alla luce infatti degli esperimenti effettuati su cavie da laboratorio, basterebbe diminuire la presenza di questo enzima per bloccare la crescita del mesotelioma.
Per leggere maggiori dettagli su questa scoperta, è possibile consultare lo studio pubblicato su Journal of the National Cancer Institute.
Mentre per ricevere informazioni ed assistenza medica e legale nel caso in cui abbiate contratto il mesotelioma, è possibile contattare l’Osservatorio Nazionale Amianto.
L’Ona da anni infatti cerca di tutelare sia dal punto di vista legale che medico coloro che a causa della propria professione hanno contratto questa forma di tumore così meschina, definita tale perché dal momento in cui la fibra entra in contatto con l’organismo umano potrebbero passare anche 30 – 40 anni dalla manifestazione della patologia.
Una malattia letale che uccide silenziosamente ma che grazie anche al dipartimento di ricerca e cura del Mesotelioma istituito proprio dall’Ona, sembra avere i giorni contati.
Per conoscere ulteriori informazioni sul mesotelioma e le altre patologie asbesto correlate, è possibile consultare anche l’ONA Notiziario Amianto.