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LUIGI MAZZOLA IN ESCLUSIVA ALL’ECO DEL LITORALE: “RED BULL E MERCEDES PIU’ BRAVI NELLO SVILUPPO AUTO”

In Ferrari dal 1988 fino al 2009: con lui Prost, Berger, Massa, Mansell ma soprattutto Michael Schumacher

Luigi Mazzola in esclusiva a l’Eco del litorale. Parla a tutto tondo lui che è stato Ingegnere in Ferrari dal 1988 fino al 2009. Alain Prost, Gerhard Berger, Felipe Massa, Nigel Mansell ma soprattutto Michael Schumacher questi sono stati una parte dei piloti che l’ingegnere ha seguito come responsabile tecnico delle attività test.

La stagione di Formula 1 si è ormai formalmente chiusa con le vittorie nel mondiale piloti e costruttori della Red Bull e proprio sulla scuderia austriaca si concentrano le prime nostre domande.

“Buongiorno Ingegnere, dopo la sentenza Red Bull/Budget Cap la nostra impressione è che la Fia abbia dimostrato la sua inadeguatezza, qual è stata la sua impressione?”

“Bisogna capire bene nei dettagli. Se uno va a vedere lo scostamento considerando tutti i costi, la Fia ha riportato che alcuni costi sono stati omessi ed alcuni non sono stati messi. Diciamo che non c’è stata chiarezza su quello che dovevano fare ed alla fine si parla di quattrocento/cinquecento mila dollari. Io penso che si sia sollevato un polverone più grande di quello che realmente era.”

“Perché si parlava di un milione e mezzo invece Ingegnere?”

“Lì bisogna considerare anche i crediti d’imposta di cui ho letto un articolo e di cui le regole non si capisce se siano chiare o meno, sta di fatto che alla fine lo sforamento è stato di quattrocentomila dollari e su questo è stata presa una decisione. Una multa abbastanza considerevole (7 milioni di dollari) ed un 10% di riduzione in galleria del vento che si va a sommare al 30% in meno avendo vinto il mondiale e quindi alla fine loro potranno fare solo un 67% di galleria”

“In termini tecnici è uno svantaggio notevole, cosa potrebbe significare questo ulteriore 10% in termini di sviluppo auto?”

“E’ da vedere perché io posso utilizzare la galleria del vento anche il 5% ma avere un’idea straordinaria che mi basta, è chiaro che più tempo hai e più qualità puoi mettere. Certo è un po’ meno ma non credo che basti per non far vincere un mondiale.”

Il pensiero dopo le dichiarazioni dell’Ingegnere ritornano subito alla scorsa stagione dove la Red Bull vinse il mondiale contro una Mercedes che sembrava davvero imbattibile.

“Questo sforamento lasciando perdere la bestialità di Masi all’ultimo Gran Premio, può aver influito sulla vittoria finale del mondiale?” l’ingegnere è sibillino: “Ma no anche perché non stiamo parlando di cifre mostruose. Non sono dell’avviso che abbiano fatto delle cose in più grazie a questo. Sì hai avuto un beneficio ma dire che grazie a questo hai vinto il mondiale direi proprio di no.”

“L’anno scorso proprio nella nota trasmissione in onda su Sky Race Anatomy, lei disse che non era convinto del budget cap perché difficile da controllare e alla luce degli avvenimenti di quest’anno è ancora convinto di ciò?”

“Qual era l’obbiettivo finale del budget cap? La riduzione di costi per livellare le squadre e per non avere alcune squadre che spendono illimitatamente e le altre che non possono spendere in modo da livellare le prestazioni. Peccato che alla fine non vedo questo obbiettivo raggiunto tanto è vero che vedo sempre le solite tre squadre con un gap di prestazioni importante.”

L’ingegnere entra nel merito: “Si va a limitare verso il basso un’attività che dovrebbe essere di pura ingegneria, creatività e di puro sviluppo verso qualcosa che alla fine non abbia dato poi così tanto (in termini di gap tra squadre si intende). In più c’è la difficoltà sul controllo di tutto ciò che uno spende. Per carità essere arrivati ad ottobre al controllo dei conti è già un bel successo, è chiaro che tutto questo deve essere fatto entro la fine dell’anno o al massimo entro marzo dell’anno successivo altrimenti è un bel problema. Come fai con le penalizzazioni? Hai già fatto tutte le premiazioni che fai torni indietro?” prosegue l’ingegnere “Ma pensi lei che già da fastidio che a fine gara non si abbia il verdetto certo del risultato perché c’è qualche investigazione figuriamoci un altro pending fino all’inizio del mondiale successivo dovuto alla revisione del bilancio.”

“L’anno scorso ci sono state polemiche infinite per la gestione di Michael Masi, quella di quest’anno è stata forse anche peggio Ingegnere?”

“Diciamo che l’anno scorso c’era più competenza rispetto a quest’anno, però hanno preso decisioni che hanno lasciato un po’ interdetti, quella dell’ultima gara peraltro un po’ strana per così dire. Quest’anno ho visto più indecisione quasi come se ci fosse la necessità di essere cauti, direi la paura di decidere.”

Non potevamo esimerci da chiedere all’ingegner Mazzola due domande sulla Ferrari. Una Ferrari che è sembrata competitiva fino alla sosta di agosto dopo il Belgio ma che ha sempre evidenziato grosse lacune in termini di affidabilità.

“La Ferrari ha avuto un beneficio nel 2021 dichiarando che il loro obbiettivo era il 2022 con i nuovi regolamenti. E’ chiaro che si sono concentrati quindi completamente alla sviluppo della macchina nuova mentre Red Bull e Mercedes hanno lottato fino all’ultima gara del 2021 e quindi la Ferrari si è presentata ai test di Barcellona più pronta. La macchina era la migliore, aveva un ottimo carico aerodinamico un buon bilancio e aveva potenza basti pensare che già dal venerdì erano subito competitivi e con la macchina a posto. Tuttavia nascondeva una problematica relativa all’affidabilità del motore e quindi a metà stagione hanno indotto a ridurre le prestazioni della Ferrari nella seconda metà di stagione.”

L’Ingegner Mazzola ci spiega cosa ha significato questo problema:

“Per risolvere il problema di potenza del motore hanno dovuto a quel punto correre con assetti aerodinamici più scarichi per cercare di limitare il penalty del motore. Ridurre il carico aerodinamico significa però avere più problemi di gestione delle gomme con un’usura maggiore. Il secondo problema secondo me è stata anche la direttiva 39 (quella sul porpoising vetture) che Mattia (Binotto ndr) ha sempre detto che non ha influito e per cui io non ho elementi per poter giudicare. Sarà una coincidenza ma da quel momento lì sia Red Bull che Mercedes hanno fatto un salto in avanti rispetto a Ferrari insieme agli sviluppi dei due team che hanno funzionato meglio.”

“Beh Binotto ha dichiarato sabato che loro hanno smesso di sviluppare per dedicarsi a quella del 2023, secondo lei dove dovrebbe intervenire con maggior urgenza la Ferrari?”

“La dichiarazione di Mattia sullo sviluppo auto è una dichiarazione che sembra più di convenienza anche perché attenzione che non siamo come nel 2021 per il 2022 con il cambio regolamentare, perché lo sviluppo che fai quest’anno lo porti poi per il 2023. Quindi trovo molto strano che fermi lo sviluppo per concentrarti su quello dell’anno successivo quindi capisce che non ha senso! Tutto ciò che fai quest’anno te lo porti dietro il prossimo e allora tanto vale avercelo prima piuttosto che dopo ecco perché non ci credo.”

“Dove dovrebbe intervenire secondo lei”

“E’ sempre un pacchetto dove il carico aerodinamico e l’efficienza fanno la differenza mentre il motore è congelato quindi non si possono fare modifiche se non per l’affidabilità. Si ricordi che l’efficienza ed il carico aerodinamico intervengono anche sulla velocità e sul degrado gomme e quindi è li che bisogna lavorare. E’ li che ha fatto la differenza Red Bull quest’anno e la Mercedes per tanti anni.”

L’ultima domanda la riserviamo chiedendo a Luigi Mazzola un suo giudizio su Max Verstappen e Charles Leclerc.

“Come ho detto ieri su Race Anatomy dal punto di vista legato alle prestazioni in pista i due si equivalgono, come velocità sono alla pari. Per ciò che riguarda l’aspetto della completezza ho usato il termine metaforico del capo branco dove Max è un capo branco. Verstappen è uno che ha sempre in mano la situazione sia del team che di sé stesso, Charles invece non lo è ancora totalmente e quindi deve essere una sua area di miglioramento. Leclerc deve acquisire una forte personalità direi una leadership ed un’autorità nei confronti del team e dell’esterno. La dichiarazione per esempio che fece dopo l’incidente in Francia quando andò a muro non va bene, hai sbagliato? Va bene chiudi l’argomento e guarda al dopo non che fai un auto fustigazione di tutto ciò che è successo, così come ciò che è successo ieri al Gp di Brasile. Charles può vincere il mondiale ed ha più possibilità rispetto a Carlos Sainz. Io non cambierei mai la coppia ma è chiaro dal mio punto di vista che se devi vincere il mondiale lo vinci con Charles”

Parole chiare che non lasciano spazio a dubbi, quanto ci manga Ingegnere nel team Ferrari!

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