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L’Associazione CPPS – Comunità Pontina Parchi e Sistemi Naturali – APS: istituire un Museo Civico di Storia Naturale a Pomezia

L’Associazione CPPS – Comunità Pontina Parchi e Sistemi Naturali – APS di Pomezia, ha intrapreso da alcuni mesi un progetto con l’obiettivo di istituire un Museo Civico di Storia Naturale a Pomezia. Tenuto conto della grande varietà di sistemi naturali presenti a sud di Roma, l’associazione mette in campo le competenze di professionisti del calibro del Dr Giuliano Russini, biologo botanico-fitopatologo, membro del direttivo dell’associazione CPPS, con l’intento di valorizzare e gestire gli ecosistemi naturali pometini, con il coinvolgimento dei professionisti presenti su Territorio.

A tale proposito, lo scopo principale è la tutela e la gestione dei monumenti naturali ed ecosistemi del Territorio come ad esempio la Riserva Naturale Regionale della Sughereta di Pomezia. Successivamente, in collaborazione con il Comune di Ardea, monitorare i relativi corsi d’acqua interni come il Rio Torto, relativi fossati e la fascia costiera marina da Pomezia fino le Secche di Tor Paterno.

Queste risorse naturali hanno bisogno di una gestione sociale per garantirne la corretta fruizione della popolazione e tecnico-scientifica per garantirne la conservazione. L’associazione CPPS mette a disposizione i suoi esperti con il coordinamento Dr Giuliano Russini ed ha in programma di coinvolgere altri esperti riconosciuti a livello Nazionale ed Internazionale tra i quali il Prof. Franco Tassi, la Prof.ssa Giulia Caneva, lo Storico Giosué Auletta, la Dr.ssa Manuela Francesconi e la Dr.ssa Angela Di Paola rispettivamente la direttrice e la biologa del Museo Terra Pontina.

L’intento è quello di coinvolgere il Comune di Pomezia nella ricerca delle infrastrutture per ospitare l’istituzione dell’Ecomuseo e del Museo Civico di Storia Naturale alla stessa stregua del Museo Archeologico Civico Antica Lavinium, già di proprietà del Comune.

Queste strutture ospiteranno al loro interno gli elementi naturalistici del Territorio illustrati a scopo scientifico, conservativo ed educativo. Il Territorio a sud di Roma annovera l’esistenza di elementi  ricadenti nelle varie branche delle Scienze Biologiche: l’entomologia, la micologia, l’ornitologia, la mammologia per i mammiferi, l’erpetologia per i rettili, la batracologia per gli anfibi, l’ecologia, la botanica per le piante componenti la vegetazione e la flora locale erbacea, arbustiva, arborea; la fauna e flora -idrofite- delle acque interne e in riferimento alla costa e al mare le forme viventi animali e vegetali marine.

Inoltre il profondo interesse della zona vulcanica riguarda la Geologia, nei termini della mineralogia e della petrografia. Particolare impatto hanno gli aspetti etnoantropologici che si andranno ad affiancare a quelli archeologici presenti già nel Museo esistente.

Tutto questo non potrà altro che valorizzare le innumerevoli bellezze del nostro Territorio a beneficio della cultura e al richiamo del Turismo, ponendo Pomezia come…”una città che guarda al passato, per le sue antiche vestigia archeologiche, che rimane immersa sempre nelle sue bellezze naturalistiche”…

L’Associazione CPPS ha ospitato nella propria sede, il 18 Gennaio 2024, un incontro con il Prof Franco Tassi, uno dei grandi ambientalisti scientifici italiani, biologo naturalista, ecologo e scrittore di più di 30 libri di ecologia, entomologia, zoologia, sulle tematiche scientifiche e legali dei parchi naturali, direttore per 33 anni del Parco Nazionale dell’Abruzzo, Lazio e Molise (PNALM), per discutere su come programmare e sviluppare tale progetto. Il Prof. Tassi ha accettato di essere uno dei relatori di un convegno, che si terrà nella seconda metà di settembre 2024, organizzato dalla CPPS e coordinato dal Dr. Giuliano Russini. Hanno espresso un forte interesse gli altri eminenti professionisti citati in precedenza per iniziare una collaborazione con l’associazione al fine di creare una rete di ecomusei che valorizzi sia la costa che l’entroterra di questo lembo di Territorio dal fascino naturalistico, etnoantropologico, archeologico e storico unico.

L’Ecomuseo e il Museo Civico di Storia Naturale che si vogliono proporre,verranno sottoposti all’attenzione delle Amministrazioni della Città di Pomezia e della Città di Ardea che formano insieme fisicamente un Territorio unico.

Sarà interessante discutere, di tali temi, durante il convegno e della costituzione di un organismo sovra comunale dal nome  “Centro Natura Litorale Romano (CNLR)” che si occuperà di una serie di ecosistemi e biotopi che vanno dalla Riserva Naturale Regionale della Sughereta di Pomezia, la Costa marina con la distribuzione delle dune naturali da Ardea a Torvajanica fino le Secche di Tor Paterno, l’affascinante area che confluisce nel “Fosso della Solforata” ( o Solfatara), dell’importante complesso idrico del RioTorto.

Ulteriore intento è garantire i corridoi ecologici per i quali CNLR si unirà in un network con il Museo della Terra Pontina di Latina dal quale la proposta ha già ricevuto un promettente assenso come pure dai referenti del Parco Naturale di Sabaudia che ricade nel Parco del Circeo, creando così una rete comunicativa di ecomusei pronta a scambiarsi informazioni scientifiche a tutela di una porzione ragguardevole di Territorio Laziale.

Per sviluppare questa rete di ecomusei tra Pomezia, Ardea, Latina Sabaudia e Castelli Romani, nei primi giorni del mese di settembre ci sarà, presso il Museo Terra Pontina a Latina, un incontro preventivo tra i membri del Direttivo dell’Associazione CPPS, il coordinatore Dr Giuliano Russini, i rappresentanti del Parco Naturale di Sabaudia, per valutare la concretezza di tale progetto ambizioso a vantaggio della popolazione dei Comuni di Pomezia e Ardea e delle altre città coinvolte in relazione ai loro ecomusei.

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