Juve umiliata a Napoli 5-1. Sconfitta pesantissima per la Juventus a Napoli per 5-1. Un ottimo Napoli si impone su una Juventus assolutamente irriconoscibile sotto ogni punto di vista. Una squadra sfilacciata e priva di carattere. Del resto le otto vittorie consecutive ottenute nelle ultime otto gare per 1-0 contro delle squadre comunque di piccolo cabotaggio dovevano far intuire che al primo incontro di livello più alto probabilmente sarebbe andata male. E così è stato.
Un Napoli che è stato perfetto nel possesso palla e nella concretezza.
Apre le marcature Osimenh al 14mo a cui segue un timido tentativo di Di Maria che prende una traversa da venticinque metri ma subito dopo arriva il raddoppio di Kvaratskhelia al 34mo che con un tiro rasoterra infila Szczesny sulla sua destra, entrambi frutti di errori difensivi macroscopici e di copertura della Juventus.
Al 42mo Di Maria, unico campione della Juventus insieme a Chiesa, riaccende la speranza con un rasoterra dal limite dopo uno scambio con Milik. Poi nel secondo tempo arrivano i tre gol conclusivi di Rrahmani, Osimenh e Elmas. Una difesa che è parsa assolutamente fuori controllo e fuori fase.
Ora si prefigura una settimana di profonde riflessioni per la Juve per capire come rialzarsi da una debacle sconvolgente. Non è da Juve fare figuracce del genere eppure Allegri aveva schierato la formazione migliore dove gli unici a essersi distinti sono stati Di Mari, Chiesa e McKennie. Sciagurati e responsabili Bremer (che è stato un disastro), Alex Sandro e Kostic, e aggiungerei anche Szczesny.
Le distanze tornano a dieci punti, un’enormità ma il campionato è ancora lunghissimo e quindi nulla è perduto, ma molto è compromesso di sicuro e Allegri avrà molto da fare e su cui lavorare per cercare di porre rimedio il prima possibile a cominciare dalla prossima di campionato con l’Atalanta, ma prima dell’Atalanta ci sarà lo step di coppa Italia contro il Monza. Non sarà facile, ma la Juventus ha il dovere di risollevarsi.