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Incendi, Palma (Fdi): Gualtieri sostiene la tesi del complotto. Serve un capro espiatorio, assumesse un Malussène di turno

“La tesi del complotto in questi tempi di scarse capacità diffuse anche in quel settore, di una rete del crimine che stia pianificando una strategia contro il Sindaco (di turno) Gualtieri ritengo debba essere annoverata tra quelle giustificazioni ed alibi che rappresentano l’unica forma di continuità tra i Sindaci di Roma che si sono avvicendati, tra uno scaricabarile e l’altro”.“Se proprio dovesse essere necessario reperire un capro espiatorio, farei riferimento alla collaudatissima idea messa in piedi da Daniel Pennac con lafigura del signor Malaussène”.“Roma paga la mancata visione di una città che vede alcuni contesti industriali ed artigianali a rischio rimasti all’interno di aree che 40 anni fa erano periferie ed oggi si trovano ampiamente dentro il gra. Oltre a centocelle voglio ricordare Magliana vecchia (peraltro a ridosso anche di ospedali ) e di San Lorenzo dove ben visibile dallatangenziale est un agglomerato pazzesco di lamiere presenti solo in villaggi del terzo mondo “.“Purtroppo anche in questo caso la politica rincorre le emergenze: è un mestiere ormai non per tutti ed appare evidente in tutto questo la crisi dei partiti da un lato ma anche una crisi strutturale della città sia dal punto di vista operativo e logistico, ma soprattutto dal punto di vista etico. Manca il senso del dovere e della responsabilità a cui tutti, nessuno escluso, è chiamato . Il prezzo da pagare è la disponibilità a rinunciare a qualcosa”.

Così in una nota Marco Palma, vicepresidente del XI Municipio di Roma Capitale e consigliere municipale di Fratelli d’Italia.

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