Immigrati di successo nel Regno Unito. Fa una certa impressione notare che il nuovo premier britannico Rishi Sunak viene dall’India (ed è induista), mentre il sindaco di Londra Sadiq Aman Khan è di origini pakistane e musulmano.
Ciò significa che gli inglesi, nonostante gli immigrati abbiano spesso causato problemi sociali, hanno saputo gestire al meglio i flussi migratori consentendo a parecchi “migranti” di accedere ai vertici del potere politico ed economico.
D’accordo, loro avevano un vastissimo Impero ed è logico che tanti abitanti delle ex colonie abbiano tentato la sorte sbarcando nel Regno unito. Tuttavia anche noi avevamo un Impero, per quanto più piccolo, ma in Italia non si sono verificati casi come quelli dianzi menzionati.
Proviamo a immaginare cosa accadrebbe se, per caso, un immigrato diventasse presidente del Consiglio o del Senato. Indubbiamente molti storcerebbero la bocca, mentre i sudditi di Sua Maestà non fanno una piega.
Gli inglesi hanno probabilmente capito che l’immigrazione – se gestita bene – può diventare un fattore positivo per lo Stato che accoglie. Può contribuire, per esempio, a contrastare la decrescita demografica che sta colpendo in modo rilevante tutte le nazioni europee, e l’Italia in primis.
Nessuno nel Regno Unito si scandalizza per il fatto che il nuovo premier abbia la pelle scura e tratti somatici che non sono chiaramente britannici. In Italia, al contrario, il colore della pelle diventa in molti casi un pretesto per discriminare.
Si pensi soltanto al caso della campionessa di pallavolo di origine nigeriana Paola Egonu, spesso insultata sui social proprio perché è nera, e alla quale molti continuano a chiedere “Perché sei italiana?”.
Significa, tutto questo, che noi siamo più razzisti degli inglesi? Probabilmente no. Si tratta soltanto di un fatto di educazione e di maggiore provincialismo.
Eppure l’afflusso di immigrati che si integrano nella nostra società può essere, come dicevo prima, un ottimo strumento per contrastare il calo demografico che ci sta mettendo in ginocchio. E che rischia, in tempi relativamente brevi, di mettere in crisi il sistema pensionistico.
Se gli italiano non fanno più figli, arriverà presto il momento in cui non si potranno più pagare le pensioni agli anziani.
La premiership di Rishi Sunak è dunque un’ottima occasione per riflettere in modo più razionale sul problema migratorio anche in Italia, smettendo di basare il discorso su slogan assurdi.
Seguiteci sulla nostra pagina Facebook e su Ecopalletsnet