Una riduzione dell’orario di accensione dei termosifoni e delle temperature dei riscaldamenti è una misura che può aiutare a contenere i consumi di energia, ma che non può valere allo stesso modo per tutti i cittadini. Lo afferma il Codacons, commentando le ipotesi allo studio del ministro della Transizione ecologica, Roberto Cingolani, che sta predisponendo il piano di risparmio energetico.
“In attesa di capire come si muoverà il Governo, occorre considerare le diverse situazioni dei cittadini – spiega il presidente Carlo Rienzi – Il taglio dei riscaldamenti non può valere per tutti, perché ci sono utenti, pensiamo ad anziani, malati e soggetti fragili, ai quali non può essere chiesto, né imposto, di ridurre l’uso dei termosifoni”.
“La misura da sola non appare in grado di risolvere il problema dell’energia, e se si chiederanno sacrifici ai cittadini, lo Stato deve fare altrettanto con banche, assicurazioni, grandi società, farmacie e case farmaceutiche, estendendo a tali soggetti la tassa sugli extra-profitti introdotta per le imprese energetiche” – conclude Rienzi.