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DUE ROSSE CHE FANNO SOGNARE

Mancano poche settimane al via della stagione 2023 della Moto GP e della Formula 1 e se per le moto si può già tracciare un primo sommario bilancio dopo i test in Malesia per la Formula 1 si dovrà attendere prossima settimana per i test in Barhain sede del primo GP.

Le Ducati volano

I test in Malesia hanno confermato come le rosse di Borgo Panigale siano ancora le moto da battere. Sia la versione 2022 che la 2023 infatti hanno accontentato tutti i piloti, Luca Marini con la 2022 il più veloce in pista, seguito a soli 80 millesimi dal campione del Mondo Pecco Bagnaia. La versione 2023 sembra davvero essere pronta per competere fin da subito, al contrario dello scorso anno dove il pilota chivassese si era trovato in difficoltà per poi centrare una clamorosa rimonta di 91 punti fino alla vittoria finale. La Ducati ha apportato non una rivoluzione ma ha migliorato la gestione elettronica della moto, oltre a garantire un importante gap di potenza nei confronti delle avversarie.

Bene anche l’altra italiana Aprilia che con Maverick Vinales e Aleix Espargaro hanno chiuso a solo un decimo da Luca Marini. La casa di Noale sembra aver fatto un importante step in avanti con la sua RS-GP23 che potrebbe significare lotta per il titolo.

Yamaha, Honda e Ktm da rivedere

La Yamaha sembra ancora indietro anche se sul passo gara la differenza è parsa minima. Molto male nella simulazione qualifica dove sia Quartararo che Morbidelli hanno chiuso nelle ultime posizioni. Il Motore ha avuto uno step di potenza ma potrebbe non bastare per colmare il gap con le rosse di Borgo Panigale. La Honda resta la vera incognita con Marquez soddisfatto per la sua tenuta fisica ma con una moto che non funziona, ma soprattutto con la Moto 2022 più performante rispetto alla versione nuova. Male la KTM ancora indietro nonostante le tante novità portate in pista.

Formula 1 per i soliti tre team

In Formula 1 si sono svelate le monoposto e se  Ferrari e Mercedes hanno rotto gli indugi svelando la vera macchina, la Red Bull resta abbottonata avendo presentato a New York solo la livrea ma non la vera macchina. Da una prima analisi la Ferrari ha voluto chiaramente evolvere e non rivoluzionare la SF 75 dimostratasi nella passata stagione molto competitiva in termini di aerodinamica ma con seri problemi di affidabilità. L’anteriore resta uguale con la modifica sostanziale alle sospensioni più dritte sul piantone e con un disegno più pulito per migliorare l’efficienza aerodinamica. Le pance hanno mantenuto lo stesso concetto con la parte posteriore più asciutta. Ridisegnato il canale Venturi fondamentale per l’effetto suolo. Da Maranello giungono voci che i problemi di affidabilità che hanno costretto nella seconda parte di stagione a depotenziare il motore, siano finalmente risolti con Charles Leclerc e il neo team principal Fred Vasseur ha dichiarare apertamente che l’obbiettivo è il mondiale.

La Mercedes ha mantenuto la filosofia dell’anno scorso con le pance quasi inesistenti ma strizzando l’occhio alla Red Bull praticamente copiata da tutto il circus. Torna il nero che tanto ha portato fortuna alla casa di Brackley. Toto Wolff si è detto molto fiducioso per la nuova monoposto ma fino a quando non si scenderà in pista per i primi test da giovedì 23 febbraio al 25 febbraio non si saprà davvero chi e quante squadre potranno lottare per il titolo finale.

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