Il 17 marzo è uscito in radio e su tutte le piattaforme streaming “Re Denaro”, nuovo singolo di Giovanna Turi.
Giovanna Turi, anche chiamata la “Fenice di Bologna”, è una cantautrice bolognese conosciuta per le tematiche sociali affrontate nei suoi testi.
Il suo ultimo brano descrive una visione globale dell’essere umano. Il mondo moderno si muove in direzioni sempre più lontane da ciò che “è” l’umanità. Ossessionato dall’idea di avere di più, sempre di più. Il problema nasce nel momento in cui il denaro passa da mezzo a fine. Esiste la possibilità di cambiare per liberare “un mondo che sta continuando a sbagliare”.
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Ciao Giovanna, benvenuto sulle pagine de L’Eco del Litorale. Chi o cosa ti ispira nel fare musica?
Ciao!Mi ispiro alla vita stessa, il mio quotidiano, tutto ciò che ascolto e osservo.
Qual è la canzone che ha segnato il tuo percorso artistico?
Sicuramente “Gli uomini” di Mia Martini, ho iniziato ad esibirmi a 5 anni con questa canzone ,è stato il mio battesimo.
Qual è il tuo processo di scrittura?
Non c’è nessun processo, è tutto spontaneo, niente di costruito ma solo idee ed emozioni.
Hai avuto momenti di sconforto o ripensamento sul tuo percorso artistico? Quali sono le difficoltà che hai dovuto affrontare?
Non ho mai avuto momenti di sconforto nella musica, lei non mi delude mai, certo l’ho respinta più volte per paura e razionalità ma nessun ripensamento.
Da poco è uscito il tuo singolo “Re Denaro”. Quali emozioni stai vivendo in questa fase?
Sto vivendo una maggiore consapevolezza rispetto ad altri anni perché non ho più paura di esprimere tutto ciò che penso e sono molto felice che Re Denaro sia piaciuta a molti.
Com’è nata l’idea di questo brano?
Ripeto “spontaneamente” come ogni mia canzone.
Cosa dobbiamo aspettarci in futuro dalle tue prossime produzioni?
Sicuramente canzoni che parlano di verità.