Anche quest’anno a Roma si sta ripetendo il medesimo errore degli anni passati, siamo alla vigilia del Capodanno e l’ordinanza di divieto dei botti ancora non è stata emessa e gran parte di coloro che intendono utilizzare i ”botti” stanno già provvedendo all’acquisto.
Lo scorso anno l’ordinanza di divieto, la n. 247 del 29 dicembre 2021 è stata divulgata solo il 30 dicembre, ed ancora una volta vorremmo ricordare le terribili immagini della strage di uccelli nella notte di Capodanno nel centro di Roma di due anni fa, immagini negative che hanno fatto il giro del mondo.
Alcune stime sostengono che nel nostro Paese oltre 5.000 animali muoiano a causa dei botti di fine anno. Per l’80% sono animali selvatici, soprattutto uccelli, che spaventati perdono l’orientamento finendo per colpire mortalmente ostacoli cittadini come lampioni o palazzi, oppure disorientati finiscono per non trovare più un rifugio morendo di freddo. Sono interessati anche gli animali domestici, dai gatti ai cani, animali dotati di un udito infinitamente più sviluppato del nostro, tanto che ogni tipo di rumore o esplosione è fonte di stress creando disorientamento, ed in alcuni casi anche la morte.
È quanto dichiarano in una nota Cinzia Caruso responsabile del Dipartimento Salute e Sicurezza degli animali del Movimento Ecologista Ecoitaliasolidale e Piergiorgio Benvenuti, Presidente Nazionale di Ecoitaliasolidale.
“Ribadiamo altresì che l’utilizzo dei botti comporta il conseguente raddoppio del livello di polveri sottili PM10, con rischi per la salute dei cittadini ed in particolare di coloro che soffrono di asma e patologie respiratorie, soprattutto per persone non più giovani. Nell’aria si sprigiona con le esplosioni pirotecniche, stronzio, bario, magnesio, alluminio, zolfo, titanio, manganese, rame, cromo e piombo. Nel 2005 da uno studio della Cewep (Confederation of european waste-to-energy plants) si è calcolato che soltanto a Napoli i fuochi d’artificio avevano generato una quantità di diossina pari a quella prodotta in un anno da 120 inceneritori”.
“Da parte nostra, come ogni anno, invitiamo a non utilizzare i ”botti”, attraverso la tradizionale iniziativa denominata “ANCHE LO SPUMANTE FA IL BOTTO”, invitando a festeggiare con il solo botto dello spumante, ponendo l’accento sul pericolo dell’utilizzo dei botti e le relative conseguenze. In modo specifico per quelli venduti illegalmente e prodotti fuori ogni norma di sicurezza che solitamente sono finalizzati per spettacoli pirotecnici di più ampie proporzioni, e che possono creare danni anche gravi a chi li utilizza e chi si trova nella traiettoria dell’esplosione”.
“Passano i giorni e la firma dell’Ordinanza di divieto non arriva, per questo con noi sono scesi in campo anche uno dei padri dell’ambientalismo nazionale il Prof. Ennio La Malfa e la Campionessa del mondo di marcia, Giuliana Salce. Chiediamo al Sindaco Gualtieri l’ordinanza anti-botti -hanno concluso gli esponenti di Ecoitaliasolidale- peraltro ormai già in ritardo, per non farla divulgare proprio al 90’ minuto, fuori tempo massimo, come è avvenuto gli scorsi anni”.