Un tavolo con tutte le parti interessate per definire un tetto massimo ai prezzi dell’energia e studiare misure europee di contrasto al caro-bollette. A chiederlo il Codacons, che ricorda come sull’emergenza in atto imprese, industrie, commercianti e consumatori siano tutti dalla stessa parte.
“L’emergenza energia vede per la prima volta unite categorie molto diverse tra loro e spesso in contrapposizione – spiega il presidente Carlo Rienzi – L’aumento delle bollette danneggia infatti i consumatori così come i negozianti, le attività produttive, gli alberghi, i ristoranti, le industrie ecc. Per tale motivo crediamo indispensabile una sinergia tra tutte le parti interessate e un serio confronto teso a spingere il Governo ad adottare le misure più efficaci per evitare il baratro”.
“Ad ottobre scatteranno infatti nuovi pesanti aumenti delle tariffe di luce e gas, che potrebbero pesare per +241 euro a famiglia solo nell’ultimo trimestre, portando il conto delle bollette a superare i 2.500 euro a nucleo nel 2022 – prosegue Rienzi – Per evitare la nuova stangata d’autunno è necessario quindi fissare da subito un price cap all’energia come fatto in Francia, impegnando lo Stato a integrare le differenze recuperando le somme necessarie attraverso gli extra-profitti, e l’Europa a combattere in modo più incisivo le speculazioni sulla borsa di Amsterdam”.