– L’ultima del Presidente Trump è quella di mandare a monte COP 21. Io l’avevo presa sul serio quella Conferenza e con gli amici de L’ECO DEL LITORALE, a Villa Sarsina in Anzio, avevamo realizzato in diretta contemporanea, il 30 novembre 2015 un Meeting sul riscaldamento e i cambiamenti climatici sul Mediterraneo. Tanto impegno dunque e tanto rumore per nulla, perché basta essere coerenti con il contrario della logica ed avere il potere di affermarlo, con particolare forza interdittiva, per mandare a carte quarantotto accordi tra tutto il resto del mondo e mandare a catafascio Gaia, la Madre Terra, già duramente vilipesa, offesa e prossima malata terminale. Dunque, basta un solo gesto, eguale a quello di schiacciare il famoso bottone rosso, che potrebbe spedire missili con testata nucleare, per modificare il destino di sette miliardi e trecento milioni di cittadini del mondo, peraltro incoscientemente proiettati verso il traguardo dei dieci miliardi intorno al 2050. Cosa volete che vi dica, forse Trump ha una vista più lunga della mia o della vostra e pensa di dare un taglio a questa vicenda umana impossibile sul Pianeta, ormai troppo piccolo e malandato per ospitarci tutti, peraltro iperprolifici nonostante fame e inquinamento. Penso che Trump abbia visto in COP una sorta di accanimento terapeutico, mentre lui è al contrario intenzionato a staccare subito la spina. Davvero imprevedibile la svolta della storia dopo l’avvento sorprendente di Trump: la fine verrebbe di fatto per eutanasia, ma contro la volontà della malata e suoi innumerevoli figli …