Attacco di Stati Uniti, Gran Bretagna e Francia nella notte in Siria. A una settimana dall’attacco chimico del 7 aprile alla città siriana di Duma, il presidente americano Donald Trump ha annunciato un attacco missilistico assieme a Francia e Gran Bretagna in Siria.
“Il nostro obiettivo è distruggere le capacità di lanciare armi chimiche del regime siriano”, ha detto Trump in diretta televisiva alle 21 ora di Washington, ed ha anche aggiunto che “andremo avanti il tempo necessario per distruggere le loro capacità”.
Lo ha fatto in diretta tv in un drammatico discorso alla nazione, in cui ha insistito sulla necessità di agire contro i crimini e la barbarie perpetrati dal regime di Bashar al Assad, definito “un mostro” che massacra il proprio popolo.
“Ho ordinato all’esercito degli Stati Uniti di lanciare attacchi di precisione contro obiettivi associati al potenziale di armi chimiche del dittatore siriano Bashar al Assad” ha affermato il presidente degli Stati Uniti Donald Trump, parlando alla nazione dalla Casa Bianca
Presi di mira tre siti per la produzione e lo stoccaggio di armi chimiche. Colpiti un centro di ricerca nel centro della capitale siriana, un impianto di stoccaggio di armi chimiche a Ovest di Homs e una seconda struttura nelle vicinanze, sempre contenente armi chimiche ed equipaggiamenti.
Le reazioni
Russia: “Un attacco alla sovranità siriana. Ci saranno conseguenze”
Dura reazione della Russia che condanna fortemente l’attacco. Il presidente Vladimir Putin chiede riunione urgente del Consiglio di Sicurezza Onu.
Il ministero degli Esteri russo ha dichiarato che l’attacco “è una violazione del diritto internazionale e un attacco alla sovranità siriana”.
“Bisogna essere davvero eccezionali per colpire la capitale della Siria proprio nel momento in cui si è guadagnata una possibilità di avere un futuro pacifico” ha scritto su Facebook la portavoce del ministero degli Esteri di Mosca, Maria Zakharova, stigmatizzando gli Usa e gli alleati Londra e Parigi.
L’ambasciatore russo negli Stati Uniti, Anatoly Antonov, ha avvertito su Facebook che ci saranno “conseguenze” e ha accusato l’Occidente di aver delineato “uno scenario prestabilito”.
Francia: “Operazione internazionale congiunta contro arsenali chimici clandestini”
“La linea rossa fissata dalla Francia nel maggio del 2017 è stata superata. Quindi ho ordinato alle forze armate francesi di intervenire questa notte, nell’ambito di un’operazione internazionale congiunta con gli Stati Uniti d’America e il Regno Unito e diretta contro arsenali chimici clandestini del regime siriano” ha affermato il presidente francese, Emmanuel Macron in un tweet.
“Un piano per uscire dalla crisi deve essere trovato, con una soluzione politica. Siamo pronti a iniziare a lavorare in questo momento con tutti i Paesi che vogliono partecipare”, ha detto il ministro Jean-Yves Le Drian in una conferenza stampa all’Eliseo.
Gran Bretagna: “Attacco limitato e mirato”
“Si tratta di un attacco limitato e mirato che non vuole far aumentare le tensioni nella regione e che fa il possibile per scongiurare la morte di civili” ha detto la premier britannica Theresa May precisando che il raid serve anche a mandare “un messaggio chiaro a chiunque altro pensi di poter usare armi chimiche con impunita’”.
Iran: “E’ una palese violazione delle leggi internazionali che ignora la sovranità nazionale”
“Questa è una palese violazione delle leggi internazionali che ignora la sovranità nazionale e l’integrità territoriale della Siria” ha detto il ministero degli Esteri iraniano. “Indubbiamente gli Stati Uniti e i suoi alleati che hanno agito contro la Siria senza alcuna prova certa sulle presunte attività chimiche e prima del responso dell’Opac sono responsabili delle conseguenze regionali e mondiali di questo attacco”.
Israele: “Attacco giustificato”
L’attacco in Siria è “giustificato” ha affermato un funzionario di Israele che ha voluto restare anonimo. “Il presidente Trump aveva chiaramente detto che l’uso di armi chimiche avevano superato la linea rossa. Oggi Usa-Francia e Gb hanno rafforzato quella linea”.
VIDEO DONALD J. TRUMP
— Donald J. Trump (@realDonaldTrump) April 14, 2018