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Ardea, un anno di governo Savarese: la nota del consigliere Edelvais Ludovici

Riceviamo e pubblichiamo la seguente nota stampa del consigliere Edelvais Ludovici

“A distanza di un anno è corretto, ed è giusto, fare un primo bilancio. Il 14 luglio del 2017 si insediava l’amministrazione del Sindaco Savarese promettendo, se non proprio rivoluzioni, certamente, grandi cambiamenti. Siamo adulti e sappiamo bene che c’è sempre una distanza tra gli annunci e le cose tradotte in atti amministrativi, ma talvolta la differenza stride particolarmente. Nel caso di quello che si annunciava come ‘il governo del cambiamento’ di Ardea si sta rivelando molto più che deludente. Al di là delle diverse posizioni politiche e dei ruoli in Consiglio comunale, avremmo visto di buon occhio – e magari anche sostenuto – provvedimenti che fossero andati in quella direzione. Invece nulla di quanto annunciato è stato attuato. Un anno è troppo poco, un anno è un tempo giusto per vedere almeno avviate iniziative o per intravedere scelte e novità. Niente di tutto ciò. In un anno un governo che doveva essere ‘di rottura’ non ha dato segni di vita percepibili e sinora si è contraddistinto per un sostanziale fermo amministrativo e ha brillato per temporeggiamenti e inconcludenza.
Aveva promesso bilanci partecipativi e nuove tariffazioni per la Tari invece i cittadini e il territorio non hanno visto la preparazione del documento di contabilità e sicuramente si troveranno a pagare la Tari ancora con il metodo della sola superficie senza considerare il numero degli occupanti come ribadito dal ministero delle finanze. In questo breve periodo di governo , a far chiudere : la delegazione di Tor San Lorenzo, il presidio della Polizia Locale , la delegazione di Montagnano già chiusa,creando non pochi problemi all’intera cittadinanza , concentrando tutti gli utenti che necessitano di servizi , in un unico ufficio con notevoli disagi , causa questo si registrano file di ore intere per avere una semplice certificazione.
A parte microscopiche cosette e per lo più atti dovuti, dopo il maltempo abbiamo dovuto aspettare tempi biblici per vedere rattoppata qualche buca che nel frattempo era diventata un cratere, con buona pace degli automobilisti che sono diventati esperti piloti di rally per schivarle tentando di salvare i copertoni.
La scelta, quella sì importante, è stato aver votato il dissesto finanziario. Scelta non condivisa da chi scrive, ma ANCHE DA UNA PARTE DELLA SUA MAGGIORANZA che l’ ha mollata al momento del voto. Sul dissesto non si doveva avere tanta fretta e sarebbe stato più prudente proseguire sulla strada di un piano di rientro dei debiti, come del resto la stessa amministrazione aveva prospettato ad agosto. Solo che poi, inspiegabilmente, ci ha ripensato e ha costretto il Comune in un vicolo cieco perché, come era noto, la legge prevede percorsi obbligati nella gestione finanziaria. La conseguenza di quella scelta la paghiamo e la pagheremo per alcuni anni e i cittadini devono sapere che già ne vediamo gli effetti con la penalizzazione di alcuni servizi . Ci ricordiamo bene del disagio subito dalle famiglie dei disabili tra dicembre e gennaio con la sospensione del servizio di assistenza e scuolabus e prevediamo altrettanti problemi per le famiglie meno abbienti con la gestione in concessione del servizio della mensa scolastica. Senza dire, poi, che per il trasporto scolastico – già sospeso in precedenza – e non ci sono speranze di un ripristino.

Avete ingessato il Comune con il dissesto e adesso dovreste spiegare alla città come pensate di governare o se i prossimi 4 anni saranno caratterizzati dall’assoluto immobilismo che abbiamo visto sinora; tanto più grave considerata la forza numerica che esprimete con i 15 consiglieri in Consiglio e la maggioranza delle presidenze nelle Commissioni. Se non producete, si deve dedurre, quindi, che sono proprio le idee che vi mancano. Il presidente del consiglio comunale, quando si affronta una problematica importante del territorio e la stessa maggioranza va in difficoltà, oltre ad imbavagliare i consiglieri di opposizione non dandogli parola, in un batter d’occhio prende e sospende la seduta, perché i consigli comunali finiscono quasi tutti in ….., solo perché qualcuno non condivide i vostri ragionamenti e non sposa le vostre tesi. Il Sindaco alla prima difficoltà in consiglio comunale, si ritira nelle proprie stanze e non appena tutto ritorna sotto il vostro controllo esce di nuovo.
Le conferenze dei capigruppo per voi sono un optional, le commissioni consiliari non funzionano e le decisioni di maggioranza vengono prese senza una democratica discussione e senza il coinvolgimento dei cittadini e delle associazioni del territorio. E’ passato oltre un anno , solo per arrivare alla definizione della gara per la raccolta dei rifiuti solidi urbani e a suon di proroghe siete andati avanti. Il territorio invaso dall’erba alta, una giungla a ciel sereno , devastato dalla sterpaglia che va dai centri urbani ai centri periferici.
In questi mesi abbiamo visto tanti annunci, spesso roboanti, cui non sono seguiti provvedimenti e, francamente, la delusione per le aspettative è tanta. Non ci sembra serio oggi, da parte di chi parlava da un pulpito dando lezioni, sentire la tiritera che la colpa è di chi vi ha preceduto, E’ colpa di quelle di prima.
Non è trascurabile, inoltre, il fatto che l’amministrazione viaggi a scartamento ridotto anche per i pochi assessori nominati. La spiegazione addotta dal Sindaco è quella del risparmio delle indennità di carica, risorse impiegate per dare qualche servizio in più. Ci permetta di sottolineare, caro Sindaco, la puerilità di tale argomento. Avvalersi di una pluralità di idee, esperienze e punti di vista è una capacità che dovrebbe avere chi governa con saggezza e lungimiranza; al contrario rinchiudersi in una “cerchia ristretta” impoverisce il territorio e impedisce persino l’evoluzione di una cittadinanza consapevole, maturazione di cui il territorio ha bisogno.
Ha voluto festeggiare il suo primo compleanno da sindaco con i fuochi artificiali: ha offeso e umiliato una intera comunità con una intervista raccapricciante dal punto di vista istituzionale e poi ha soffocato le giuste rimostranze dei cittadini utilizzando tutto il suo potere istituzionale e non.
Non è un buon segno sindaco che lei abbia perso le staffe in maniera teatrale davanti ai suoi amministrati nell’ultimo Consiglio, questo dimostra debolezza e non è da buon esempio per chi le ha affidato onore di amministrare, e non di comandare la comunità Ardeatina”.

Lo dichiara in una nota la dott.ssa Edelvais Luodvici, consigliere comunale di Ardea

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