“Stiamo seguendo con molta attenzione e viva preoccupazione la situazione del miele italiano, messo in crisi dall’import sleale e dal cambiamento climatico. In particolare, la redditività dei nostri apicoltori rischia di essere affossata dalle importazioni di prodotti extra Ue di qualità scarsa e con prezzi assolutamente fuori mercato, nonché dall’incremento dei costi di produzioni dovuti anche alle perturbazioni atmosferiche. Insomma, un contesto allarmante e problematico che deve essere immediatamente attenzionato dal governo nazionale. A giudizio di Confeuro, che esprime forte vicinanza al comparto degli apicoltori, è necessario agire con urgenza su 3 fronti: innanzitutto in sede legislativa, tutelando le aziende apistiche italiane dal dumping commerciale extracomunitario. Soprattutto tramite urgente riforma Pac. In secundis, bisogna subito riprendere la questione pesticidi, cercando una valida alternativa per tutelare le api dai veleni dei fitofarmaci. Infine, ma non meno importante, proporre una campagna di sensibilizzazione tra i consumatori, accendendo i riflettori sulle etichette delle confezioni. È necessario che si legga attentamente la provenienza del miele. Ne va della salute dei cittadini. Auspichiamo dunque che la tutela dei nostri produttori e della qualità del nostro miele diventi priorità istituzionale dell’agenda governativa”.
Così, in una nota stampa, Andrea Tiso, presidente nazionale Confeuro, la Confederazione degli Agricoltori Europei e del Mondo.
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