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Pachipleurite, una subdola malattia

Una patologia benigna provocata dalle fibre di amianto

Ispessimento diffuso della pleure che la trasforma in una sorta di cotenna rigida. Si chiama pachipleurite, la patologia polmonare che spaventa non poco anche i migliori pneumologi.  Una malattia subdola scatenata da un’infiammazione cronica delle pleure che, dopo anni, soprattutto per chi è stato a contatto con fibre di amianto, provoca ispessimento sclerotico dei foglietti pleurici, tanto da avvolgere i polmoni da una sorta di “velo”, come una vera e propria coltre.

Tosse, difficoltà respiratoria e oppressione toracica; questi alcuni dei sintomi che spingono gli specialisti ad accertamenti diagnostici. La broncoscopia è uno degli esami, insieme alla tomografia assiale computerizzata (tac), che potrà indurre gli specialisti a formulare una diagnosi certa.

Quali sono le cause che provocano la pachipleurite?

Secondo diversi studi clinici, l’inquinamento in genere e il contatto continuo e costante con le fibre di amianto, sono i principali responsabili della patologia polmonare.

Perché proprio l’amianto? Perché la fibra killer, negli anni, scatena una raccolta di liquido nel cavo pleurico, con versamento molto spesso anche asintomatico, provocandone l’ispessimento. Il tessuto fibroso si trasforma così in placca. L’area polmonare calcificata, dunque, scatena  la pachipleurite. Una patologia polmonare benigna che limita non poco la qualità della vita dei pazienti affetti.
La pachipleurite, in quanto patologia asbesto correlata, non è inserita nella Tabella Inail e tuttavia l’vv. Ezio Bonanni ha ottenuto numerose pronunce giudiziali (sentenza numero 422/2017) di condanna dell’Inail alla costituzione della rendita per malattia professionale asbesto correlata.
Per tali motivi, tutti coloro che dovessero avere sintomi di pachipleurite possono avviare la procedura di riconoscimento Inail, con certificazione di malattia professionale e conseguente riconoscimento della rendita.
Come tutelarsi legalmente, dopo avere contratto la malattia, lo spiega il noto avvocato Ezio Bonanni, presidente dell’osservatorio nazionale amianto: «La pachipleurite, tipica infiammazione causata dalle fibre di amianto, sulla pleura, è spesso associata, ovvero evolve in mesotelioma della pleura che, invece è una neoplasia mortale. Se il danno biologico è inferiore al 16%, ma quantomeno pari al 6%, – spiega l’avvocato Ezio Bonanni –  il lavoratore esposto all’asbesto ha diritto ad ottenere il riconoscimento dell’indennizzo del danno biologico (indennizzo Inail in un’unica soluzione).
In ogni caso, il lavoratore ha diritto al rilascio della certificazione sulla base dell’art. 13 co. 7 L. 257/92, quindi con accredito maggiorazioni contributive amianto e prepensionamento. Per i lavoratori già in pensione – conclude l’esperto legale –  vi è il diritto all’aumento della prestazione pensionistica Inps».

L’Osservatorio Nazionale Amianto ha istituito un servizio di

Servizi gratuiti assistenza Ona

L’osservatorio nazionale amianto offre servizi legali e medici gratuiti per le vittime amianto e per coloro che hanno contratto anche la pachipleurite. Per maggiori informazioni contattare il numero verde 800034294, oppure consultare: www.osservatorioamianto.com, www.eziobonanni.com, www.onanotiziarioamianto.it

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