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Torvaianica, spaccio di droga fra le dune: il gip convalida gli arresti dei 4 pusher

Sono stati tutti convalidati dal gip del Tribunale di Velletri gli arresti messi a punto sabato 19 agosto dai carabinieri della Compagnia di Pomezia – in questi giorni agli ordini del tenente Cesare Calascibetta – fra le dune di Torvajanica. Avevano scelto come “clienti” tutti ragazzini minorenni, con i quali avevano ormai uno smercio sicuro.
Ma gli strani movimenti in spiaggia sono stati notati dagli agenti della Polizia di Stato della Squadra Mobile di Roma, che nel pomeriggio del 25 agosto hanno tratto in arresto cinque cittadini magrebini – A.A. 32 anni, A.N. 47 anni, Z.A. 33 anni, K.A. 38 anni e B.B. 29 anni – colti in flagranza del reato di detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti in concorso tra loro.
I cinque nordafricani, gravati da precedenti di polizia per reati in tema di stupefacenti ed irregolari sul territorio Nazionale, avevano allestito un vero e proprio chiosco della droga al centro di una spiaggia libera sulla litoranea di Torvaianica.
Sotto il loro ombrellone, infatti, all’interno di zaini e borse frigo, detenevano diversi involucri contenenti sostanza stupefacente del tipo marijuana ed hashish, oltreché bilancini di precisione ed altro materiale funzionale alla ripartizione al dettaglio delle dosi da vendere.
A seguito di attività di appostamento iniziata sin dalle prime ore del mattino, i “Falchi” della Squadra Mobile, mimetizzati tra i bagnanti, potevano accertare che il gruppo di marocchini appariva muoversi secondo uno schema organizzativo collaudato: gli stessi, dopo aver armeggiato all’interno degli zaini posti sotto l’ombrellone, in modo alternato, si allontanavano a coppie per avvicinare i bagnanti in spiaggia ed offrire stupefacente.
Un servizio che aveva tra i clienti soprattutto minorenni, raggiunti comodamente sotto i loro ombrelloni dagli spacciatori.
Nonostante si muovessero con sospetto e massima attenzione, il gruppo di marocchini non si avvedeva che tra la folla dei bagnanti erano camuffati in tenuta da mare numerosi poliziotti che, accertata la cessione, si lanciavano all’inseguimento dei delinquenti bloccandoli ed ammanettandoli.
Per sottrarsi all’arresto, oltre ad opporsi con violenza ai poliziotti, alcuni soggetti si gettavano tra i cespugli di rovi presenti in spiaggia, costringendo gli operanti ad un difficile inseguimento.
Sotto l’ombrellone occupato dal gruppo criminale, anche con l’ausilio di unità cinofile, venivano rinvenuti complessivamente circa un chilogrammo di marijuana e 2 kg. di hashish, oltre a denaro contante provento della vendita dello stupefacente.
Nel corso dell’operazione, venivano fermati anche gli acquirenti, tre ragazzi italiani, di cui due minorenni, segnalati alla Prefettura- Ufficio Territoriale del Governo di Viterbo ai sensi dell’art. 75 del D.P.R. n. 309 del 1990, il Testo Unico in tema di stupefacenti e sostanze psicotrope che a carico di chi detiene sostanza stupefacente per uso personale prevede una serie di importanti sanzioni amministrative (sospensione della patente di guida, del passaporto, ecc.) oltre alla sottoposizione ad un programma terapeutico e socio –riabilitativo.
Durante l’operazione un agente dei Falchi, aggredito da uno degli arrestati, ha subìto la frattura della mano destra, riportando una prognosi di 30 giorni.
Su disposizione della Procura della Repubblica presso il Tribunale Penale di Velletri tutti gli arrestati sono stati ristretti presso la Casa Circondariale di Velletri e posti a disposizione della competente Autorità Giudiziaria.

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